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Abbonamento Netflix condiviso: così è permesso

Condividere la password e l'account Netflix è formalmente vietato, tranne in un caso: ecco quando è legale e come fa Netflix a controllare se stiamo barando

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Da quando Netflix ha ufficializzato la sua intenzione di far pagare un sovrapprezzo agli utenti che vogliono condividere il proprio account con altre persone, in molti hanno “scoperto” che farlo è contro i termini di servizio della piattaforma di streaming. E che lo è da sempre, da quando è nata, anche se fino ad ora la condivisione della password Netflix è stata tollerata bonariamente dall’azienda di Reed Hastings.

Adesso, però, la concorrenza si è fatta agguerrita per Netflix e ogni dollaro è fondamentale per rispondere colpo su colpo, con produzioni originali da milioni e milioni e, per questo, la “concurrency” dei dispositivi non può più essere tollerata. Da qui i test in corso in Cile, Costa Rica e Perù dove Netflix sta cercando di capire in quanti sono disposti a pagare qualche dollaro in più al mese pur di avere la possibilità di condividere legalmente Netflix con amici, parenti o persino estranei. Solo tra qualche mese si potrà capire se una quantità sufficiente di utenti sono disponibili a spendere di più, oppure il test attuale dovrà essere considerato fallito. Nel frattempo, però, è sempre meglio ricordarsi che c’è un solo modo per condividere legalmente l’account di Netflix.

Abbonamento Netflix condiviso: quando si può fare

Per prima cosa ricordiamo che l’abbonamento Base a Netflix permette di vedere la piattaforma con un solo dispositivo contemporaneamente, quindi ogni ragionamento sulla condivisione della password di Netflix vale solo per l’abbonamento Standard e per quello Premium, che permettono di usare rispettivamente 2 o 4 dispositivi insieme.

Detto questo, quei due o quattro dispositivi devono appartenere a persone che abitano sotto lo stesso tetto, altrimenti vengono violate le condizioni d’uso legittimo del servizio. Tanto è vero che il messaggio che alcuni utenti con la password condivisa stanno ricevendo negli ultimi tempi recita chiaramente: “Se non vivi con il titolare dell’account, ti serve un tuo account per continuare a guardare Netflix“.

Come fa Netflix a sapere dove viviamo

A questo punto, scatta la domanda di rito: come fa Netflix a sapere se abitiamo nella stessa casa del titolare dell’abbonamento? Domanda legittima, perché in effetti c’è un modo per saperlo in modo automatico solo in caso di connessione tramite rete fissa, cioè tramite il router di casa.

L’app di Netflix può infatti inviare ai server della piattaforma l’indirizzo IP, marca e modello del router, quello della Smart TV o del dispositivo dal quale ci connettiamo e molti altri dati che permettono con ragionevole certezza di sapere dove si trova l’utente che sta guardando qualcosa.

Lo stesso non si può dire in caso di connessione da smartphone, anche perché con lo smartphone possiamo connetterci da ovunque e tramite rete mobile (del nostro operatore o in appoggio su quella di un altro operatore), da rete wireless pubblica o semplicemente dal WiFi di un amico che abita in un posto completamente diverso da noi.

Per questi casi Netflix sta sperimentando un meccanismo che prevede l’invio di un codice via email o SMS al titolare dell’abbonamento. Se il titolare e l’utente che sta guardando in quel momento Netflix vivono sotto lo stesso tetto, infatti, il secondo può chiedere facilmente il codice al primo e sbloccare, così, la visione dei contenuti in streaming su Netflix.

Come condividere Netflix legalmente

Alla luce di tutte queste informazioni, quindi, appare chiaro che se due persone vivono sotto lo stesso tetto possono condividere lo stesso abbonamento a Netflix. Ciò vale per le famiglie, certamente, ma anche per le coppie, per le case studenti, per i semplici coinquilini di una casa in cui si affittano stanze.

In tutti questi casi condividere Netflix è legale, anche se si usa l’app da fuori casa in mobilità. In quest’ultimo caso, però, Netflix potrebbe bloccare temporaneamente la visione chiedendo l’inserimento del codice di sblocco, che verrà inviato al titolare dell’abbonamento via email o via SMS, il quale lo dovrà poi comunicare a chi sta provando ad accedere a Netflix da app mobile.