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SCIENZA

C'è stata un'altra aurora borelare causata da una tempesta solare

Lo spettacolo dell'aurora boreale ammirato anche dall'Italia: cosa lo ha provocato e quanto tornerà ad arricchire i nostri cieli

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Aurora boreale Fonte foto: Ansa

Il 10 maggio è avvenuto qualcosa di straordinario, con i cieli del Centro e Nord Italia tinti di rosso. Un regalo per chiunque abbia osservato il cielo, ritrovandosi dinanzi le tante sfumature dell’aurora boreale. Il tutto provocato da una tempesta geomagnetica di classe G4, ovvero molto severa, divenuta poi addirittura G5, il che indica un tipo estremo. Quanto estremo? È stata la più violenta degli ultimi 21 anni.

Aurora boreale in Italia

I colori cardine dell’aurora boreale ammirata anche dall’Italia sono andati dal magenta al rosso fuoco. Un fenomeno durato fino a notte inoltrata, ammirabile anche in altre parti del mondo, come Svizzera, Australia, Stati Uniti e, restando in casa, Europa del Nord.

La maggior parte del Sud Italia è stata privata di uno spettacolo magnifico, visibile anche a occhio nudo. Non sono però mancati degli avvistamenti, come in Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia.

Tutto provocato da diverse espulsioni di massa coronale provenienti dal sole, alla base di una violenta tempesta solare. L’attività magnetica della nostra stella sta di fatto rendendo le aurore boreali sempre più frequenti. Il che di certo non le rende banali. L’attività solare va avvicinandosi sempre più al suo picco, previsto tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Alle 19.00, ora italiana, il flusso di particelle solari è andato incontro al campo magnetico terrestre, a una velocità di ben 2.500.000 km/h. Si è così aperto un varco nella magnetosfera del nostro pianeta. Ciò ha consentito alle particelle cariche di raggiungere la nostra atmosfera. Sono state poi deviate verso i Poli, seguendo il campo magnetico e interagendo ad alta quota con l’ossigeno che ha reagito e prodotto luci verdi e rosse, note come aurore polari.

Prossima aurora boreale in Italia

L’aurora boreale ammirata tra il 10 e l’11 maggio 2024 non è stata l’ultima di questa fase di elevata attività solare. Ci saranno altre chance per godersi lo spettacolo. Occorre però precisare come non sia possibile fornire una data al momento.

Fenomeni di questo tipo non sono prevedibili sul lungo periodo. Sarebbe incorretto dire che appaiono e basta, senza che gli esperti abbiano nulla da dire in merito qualche giorno prima. A differenza dei movimenti dei corpi celesti, però, non abbiamo un calendario dettagliato.

Il problema di fondo nel fare previsioni è che un’aurora boreale necessita di condizioni atmosferiche molto precise e difficili da prevedere.

La Terra dovrebbe essere investita da una fortissima tempesta geomagnetica, dalle importanti conseguenze, al fine di permettere la visione dello spettacolo anche a latitudini ben più basse del solito.

Come detto, da fine 2024 a inizio 2025 l’attività solare sarà al suo picco. È probabile che un regalo di fine anno venga garantito da madre natura. Da qui a dicembre, però, almeno un nuovo fenomeno di questo tipo potrebbe arricchire i nostri cieli. Purtroppo per il meridione, però, sarà probabilmente ancora prerogativa di Centro e Nord Italia.

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