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SCIENZA

Avvistato a Taranto un enorme esemplare di capodoglio

Avvistamento unico in Italia: al largo delle isole Cheradi, nel mare di Taranto, è stato filmato un capodoglio intento a nuotare in un habitat congeniale da preservare

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Avvistamento capodoglio Taranto Fonte foto: 123RF

Recentemente è stato fatto un avvistamento unico in Italia: si tratta di un capodoglio intento a nuotare nel mare di Taranto, un habitat da preservare. La presenza del cetaceo è diventata il simbolo dell’imponenza della natura anche al cospetto delle attività industriali umane che trasformano i territori.

L’avvistamento del capodoglio a Taranto

Avvistare un capodoglio è un evento straordinario, ma vederlo nuotare nelle acque di Taranto, in uno scenario dove finiscono per incontrarsi industria e natura, è un’immagine che rimane impressa.

È successo al largo dell’Isola di San Pietro, una delle due isole Cheradi che separano la rada di Taranto dal Mar Ionio. Le pale eoliche e le ciminiere dell’ex Ilva hanno fatto da (strana) cornice a questo spettacolo naturale immortalato in un video diventato virale. Il protagonista è un gigante del mare, il capodoglio, un cetaceo che può raggiungere i 16 metri di lunghezza e un peso di decine di tonnellate. La scena, ripresa dai cittadini, ha suscitato stupore e ammirazione, ricordando a tutti la straordinaria biodiversità del nostro pianeta.

Nel video, il capodoglio si muove con grande eleganza, emergendo brevemente con la sua imponente pinna dorsale per poi inabissarsi mentre esegue un movimento fluido, lasciando la coda visibile per un istante prima di scomparire nelle profondità. Tale comportamento, tipico di un animale abituato a vivere lontano dalla superficie delle acque, ha ipnotizzato gli osservatori. È raro, infatti, avvistare un capodoglio, poiché trascorre gran parte del suo tempo negli abissi, impegnato in battute di caccia a calamari giganti e altre prede. La sua presenza nelle acque costiere tarantine, sebbene eccezionale, pone l’accento sull’importanza di questi habitat per la fauna marina.

Caratteristiche del capodoglio e importanza nell’ecosistema

Il capodoglio, scientificamente noto come Physeter macrocephalus, è una delle creature più affascinanti e “carismatiche” degli oceani. Con una testa squadrata che può costituire un terzo della lunghezza del corpo, è dotato di un organo chiamato spermaceti, che produce una sostanza oleosa utilizzata per regolare la galleggiabilità durante le immersioni profonde.

Questo gigante marino può spingersi fino a 3.000 metri sotto la superficie e rimanere in apnea per oltre un’ora, dimostrando una capacità di adattamento eccezionale alle condizioni estreme degli abissi.

Nonostante la sua imponenza e il suo ruolo di predatore al vertice della catena alimentare, il capodoglio è una specie vulnerabile. Le minacce derivano principalmente dall’attività umana: l’inquinamento, la plastica dispersa nei mari e le collisioni con le imbarcazioni rappresentano pericoli costanti. Inoltre, il cambiamento climatico e l’acidificazione degli oceani stanno alterando gli ecosistemi marini, mettendo a rischio anche le prede di cui il capodoglio si nutre. Eventi come l’avvistamento unico in Italia, avvenuto a Taranto, diventano occasioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere questi animali e i loro habitat.

La presenza di un capodoglio in un’area che combina bellezza naturale e impatto industriale ha suscitato una riflessione profonda. Taranto, conosciuta per il suo patrimonio storico e per le criticità ambientali legate all’industria, si è trovata al centro di un momento di rara armonia tra uomo e natura. Il video del capodoglio, ampiamente condiviso sui social media, ha permesso a migliaia di persone di apprezzare la magnificenza del cetaceo, trasformandolo in un simbolo di speranza e resilienza per le acque del Mediterraneo.

L’avvistamento ricorda che proteggere il capodoglio significa preservare non solo una specie molto importante, ma anche la ricchezza del mare che lo ospita. Gli avvistamenti di cetacei lungo le coste italiane sono sempre più frequenti, segno di un ecosistema ancora vivo ma che necessita di attenzione e rispetto. Il capodoglio di Taranto ha offerto uno spettacolo di rara bellezza e, al contempo, è un potente richiamo alla responsabilità collettiva verso il nostro pianeta.

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