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Cosa sappiamo sul misterioso battito che viene dal centro della Terra

Si tratta di una serie di eventi, come innalzamento del livello del mare ed eruzioni vulcaniche: cosa sappiamo sul battito che viene dal centro della Terra.

Cosa sappiamo sul misterioso battito che viene dal centro della Terra Fonte foto: 123RF

Tendenzialmente, il battito cardiaco aumenta all’aumentare della stazza dell’essere vivente. Un esempio? Il colibrì. L’uccello più piccolo al mondo, con un peso tra 2,5 e 6,5 g e una lunghezza tra 6 e 12 cm, ha un minuscolo cuore capace di funzionare a 600 battiti al minuto. Ben al di sopra del numero di pulsazioni, ogni sessanta secondi, di un individuo (umano) sano: l’intervallo in quest’ultimo caso è rappresentato da una media di 60-100 battiti al minuto. Il cuore degli elefanti, invece, i mammiferi di grandi dimensioni diffusi in Asia e in Africa, va a circa 30 battiti al secondo. Il cuore del cavallo, invece, a circa 44.

E se anche la Terra avesse un battito? Date le dimensioni, ci dovremmo aspettare un ritmo cardiaco ben più dilatato di quello dell’elefante. E in effetti il range temporale si misurerebbe addirittura in milioni di anni.

Cos’è il battito cardiaco della Terra

La definizione, assai suggestiva, arriva da un gruppo di geologi. In uno studio, gli scienziati suggeriscono che ogni 27 milioni di anni circa si verifica sul nostro pianeta un picco di eventi geologici assimilabili al “battito cardiaco” della Terra.

“Molti geologi credono che alcuni eventi siano casuali nel tempo”, ha dichiarato Michael Rampino, autore principale dello studio e ricercatore alla New York University. “Ma siamo stati in grado di fornire prove statistiche per un ciclo comune, suggerendo che questi eventi geologici sono correlati e non casuali”.

Cosa significa? In poche parole, un susseguirsi di eventi, come innalzamento del livello del mare, eruzioni vulcaniche e riassestamento delle placche terrestri, in un lasso temporale piuttosto esiguo: è così che si verifica il “battito”.

Quando arriverà il prossimo “battito”

“Questi eventi includono periodi di estinzioni marine e non marine, grandi eventi anossici oceanici, eruzioni continentali di basalto, fluttuazioni del livello del mare, impulsi globali di magmatismo intraplacca e tempi di cambiamenti nei tassi di diffusione del fondale marino e riorganizzazioni delle placche”, ha aggiunto Rampino.  “I nostri risultati suggeriscono che gli eventi geologici globali sono generalmente correlati e sembrano arrivare a impulsi con un ciclo sottostante di circa 27,5 milioni di anni”.

La prossima pulsazione terrestre? Per gli scienziati è prevista tra 20 milioni di anni a partire da adesso.

E questo non è l’unico fenomeno planetario affascinante, si è parlato per esempio dell’alleggerimento della Terra e, sempre a proposito del nostro pianeta, c’è chi ha proposto l’introduzione di un quinto oceano.

Giuseppe Giordano

 

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