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Caricabatterie attaccati alla presa Fonte foto: Shutterstock
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Caricabatterie attaccato alla presa, quanto ti costa?

Lasci il caricabatterie del telefono attaccato alla corrente? A fine anno questo tuo vezzo potrebbe costarti anche qualche centinaio di euro

Se hai almeno un paio di dispositivi elettronici di ultima generazione, come ad esempio uno smartphone e un tablet, allora quasi sicuramente lo fai anche tu. Se sei solito ricaricare il tuo cellulare di notte, poggiato sul comodino, allora la probabilità che tu lo faccia è altissima. Se sei uno smartphone addicted che divora la batteria di tutti i suoi device, ancor di più. Di cosa stiamo parlando? Dell’abitudine di lasciare almeno un caricabatterie attaccato alla presa tutto il giorno, in attesa di un dispositivo da ricaricare.

Una pratica diffusissima, sempre di più a dire il vero, che però può costarti caro. Nel vero senso della parola: costarti dei soldi a fine mese, all’arrivo della bolletta della luce. Già perché, anche se non stanno ricaricando proprio nulla, i moderni caricabatterie continuano a consumare una piccola quantità di energia per il solo fatto di essere collegati alla rete elettrica. Il sintomo più evidente di questo consumo è il calore, seppur minimo, che un caricabatterie lasciato attaccato al muro emana anche se non sta "lavorando". Ma quanto ti costa lasciare il caricabatterie connesso all’elettricità tutto il giorno? Stime precise non se ne possono fare, ma possiamo dirci che un caricabatterie sempre attaccato ti costa almeno due volte.

Quanto costa un caricabatterie sempre connesso alla rete

La prima volta che paghi per un caricabatterie sempre attaccato alla presa è, come già spiegato, a fine mese in bolletta. Il costo reale in euro dipende dall’assorbimento di energia del caricabatterie, dalla sua qualità costruttiva e, ovviamente, dalla tariffa che paghi per ogni kWh di energia. Ogni caricabatterie è diverso e ogni tariffa ha il suo costo al kWh, quindi qualunque formula matematica che puoi trovare in rete per calcolare quanto costa lasciare attaccato il caricabatterie alla presa elettrica è sostanzialmente una mezza bufala. Non è fantascienza, però, dire che se i caricabatterie parcheggiati nelle prese elettriche sono tanti, allora la spesa annua potrebbe ammontare a qualche decina di euro.

La seconda volta in cui il caricabatterie attaccato ti costa qualcosa è quando il caricabatterie stesso smette di funzionare. Anche se i costruttori di elettronica lo negano, è chiaro che un caricabatterie connesso alla presa e che scalda sta lavorando, sta facendo qualcosa, seppur "al minimo". Ciò vuol dire che lasciandolo connesso gli stiamo togliendo minuti, ore, giorni interi di vita utile. E non solo: lo stiamo rendendo meno efficiente, quindi caricherà lo smartphone o il tablet più lentamente e consumando più energia (e qui ti costa di nuovo, per la terza volta!).

Nuovi caricabatterie ultraveloci, cosa cambia?

C’è poi da aprire un capitolo a parte per i moderni caricabatterie ultraveloci, quelli progettati per caricare in fretta le grandi batterie degli smartphone top di gamma 2019. Xiaomi, ad esempio, ha realizzato un caricabatterie da 100 Watt che ricarica uno smartphone con batteria da 4.000 mAh in soli 17 minuti. Ma 100 Watt sono un sacco di energia, anche quando non vengono usati tutti. È logico pensare che il consumo minimo mentre non ricarica di un caricabatterie da 100 Watt sia ben più alto del consumo minimo (a parità di condizioni) di un caricatore da 15 o 30 Watt.

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