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Carta prepagata ricaricabile e carta conto: le differenze

Incerto se sottoscrivere una carta prepagata ricaricabile o una carta conto? Basta scoprire le differenze per capire quella che fa più al proprio caso

Carte di debito Fonte foto: Shutterstock

Il settore delle carte di pagamento comprende diverse opzioni per gli utenti. Oltre alle carte di debito, direttamente collegate al conto corrente, e alle carte di credito, infatti, è possibile scegliere una carta prepagata ricaricabile oppure una carta conto, detta anche carta prepagata con IBAN. Si tratta di due tipologie di carte simili ma con alcune differenze che si traducono in modalità di utilizzo e costi differenti.

Molte banche propongono per i loro clienti sia carte prepagate che carte conto. In alcuni casi, queste carte sono accessibili solo ai correntisti mentre in altre possono essere ottenute senza aprire un conto corrente con la banca che le emette. Vediamo, quindi, quali sono le differenze tra le carte prepagate ricaricabili e le carte conto con IBAN. 

Cosa sono le carte prepagate ricaricabili

Quando si parla di carta prepagata (o carta ricaricabile, o ancora carta prepagata ricaricabile) ci si riferisce a una carta di pagamento non collegata a nessun conto corrente. Questa caratteristica fa sì che il suo possessore possa utilizzarla solo fino a quando al suo interno ci saranno dei fondi depositati in uno dei modi indicati dalla società emittente (vedremo tra poco come ricaricare la carta prepagata).

Si potrebbe quindi pensare che si tratti di una carta di debito, ma non è esattamente così: quest’ultima è collegata a un conto e può utilizzare i fondi presenti sul conto; la carta ricaricabile, invece, non ha accesso diretto ai fondi del conto corrente ma ha un plafond indipendente (e per questo è ritenuta anche più sicura rispetto a una normale carta di debito o una di credito).

Cosa sono le carte conto

Le carte conto possono essere considerate un’evoluzione delle carte prepagate ricaricabili. Come quest’ultime, infatti, non sono collegate direttamente a un conto corrente ma, essendo dotate di un codice IBAN, possono essere considerate esse stesse un conto corrente. Come le carte prepagate, però, anche le carte conto hanno bisogno di essere ricaricate, altrimenti il suo possessore non potrà utilizzarle: i fondi disponibili per essere prelevati o spesi sono solamente quelli che verranno trasferiti al suo interno.

Le carte conto con IBAN permettono di accedere ad alcuni servizi tipici di un conto corrente, come i bonifici (in entrata e in uscita) o la domiciliazione delle utenze. È anche possibile impostare l’accredito dello stipendio. Da notare che anche alcune carte prepagate ricaricabili hanno un IBAN ma questo è utilizzabile esclusivamente per la ricarica (con bonifico da un conto corrente) e non per operazioni in uscita, cosa, invece, sempre possibile con le carte conto che, come detto, per alcune operazioni, possono sostituire il conto corrente.

Differenze carte ricaricabili e carte conto

Dalla descrizione appena fatta è possibile anche ricavare le differenze tra carta ricaricabile prepagata e carta conto. Per quanto simili, infatti, queste due tipologie di carte non vanno confuse. Le prepagate ricaricabili sono sistemi di pagamento “semplici”, dedicati a un’utenza con minor pretese e minori esigenze. La maggior parte delle carte di pagamento per giovani e, soprattutto, per minorenni sono delle carte prepagate ricaricabili.

Le carte conto, invece, offrono buona parte degli strumenti tipici di un conto corrente.  Per chi ha esigenze basilari, quindi, una carta conto può anche sostituire il conto corrente, garantendo gli stessi servizi oltre che costi, in genere, inferiori. Da notare, inoltre, che questo tipo di carta non è soggetta al pagamento dell’imposta di bollo (pari a 34,20 euro) dovuta dal conto corrente in caso di giacenza media superiore ai 5.000 euro.

Entrambe le tipologie di carte hanno strumenti di sicurezza per garantire una protezione da truffe di phishing e altre minacce informatiche. In genere, sia le prepagate che le carte conto sono utilizzabili per pagamenti, online e in negozio, e per prelievi di contanti e possono essere abbinate ai wallet digitali come Google Pay e Apple Pay. 

Come ricaricare prepagate e carte conto

La ricarica delle carte prepagate e delle carte conto può avvenire in diversi modi. Ogni banca stabilisce modalità ben precise da mettere a disposizione ai suoi clienti. In genere, è sempre possibile una ricarica in contanti, presso la filiale della banca e/o presso un punto vendita convenzionato (ricevitorie, tabaccherie, edicole etc.).

C’è anche la possibilità di ricarica tramite Home Banking: chi ha un conto corrente, infatti, può ricaricare la prepagata o la carta conto abbinata anche con un giroconto immediato. In alcuni casi è possibile effettuare la ricarica tramite un’altra carta (di fatto, si “acquista” la ricarica inserendo i dati della carta su cui addebitare l’importo).

Per le carte conto c’è sempre la possibilità di ricarica tramite bonifico da un altro conto corrente (o da un’altra carta conto). Tale opzione, in genere, non è disponibile per le prepagate anche se alcune carte di questo tipo hanno un codice IBAN per le operazioni di ricarica con bonifico.

La ricarica di prepagate e carte conto, in genere, prevede una commissione fissa (1-2 euro per operazione) oltre a un limite massimo. Queste condizioni vengono fissate dalla singola banca e devono essere valutate, di volta in volta, dai clienti in fase di scelta della carta da richiedere.

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