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Chrome, gli URL saranno più brevi per difendere gli utenti dalle truffe

Google prova ad aiutare gli utenti: indirizzi Web accorciati per riconoscere i siti truffa che fanno phishing. Ecco che cosa cambia

google chrome Fonte foto: Jeramey Lende / Shutterstock.com

Nuova mossa di Google per combattere il phishing e le truffe online: a partire dalla versione 86 di Chrome verranno testati gli URL accorciati per evidenziare gli indirizzi Web sospetti e aiutare gli utenti a riconoscerli. La novità è nell’aria da parecchio, ma solo adesso Google sta per renderla disponibile.

Con gli URL brevi, secondo Google, dovrebbe essere più facile riconoscere i siti fake: molti di essi, infatti, imitano l’indirizzo di un sito famoso e anche la grafica, i loghi e l’interfaccia utente al fine di indurre in errore chi li visita. L’utente, credendo di trovarsi su un sito sicuro ed affidabile, concede i suoi dati personali (ad esempio quelli di accesso a Facebook, su un sito che imita il login di Facebook) regalandoli ai truffatori. Il furto dell’identità online o dei dati bancari è di solito il passo successivo e, in entrambi i casi, si tratta di problemi gravi e che vanno evitati assolutamente. Basterà accorciare gli URL per fare aprire gli occhi agli utenti? Lo scopriremo a partire da ottobre.

URL brevi su Chrome: come funzionano

Possiamo facilmente immaginare come saranno gli URL brevi di Chrome, perché sappiamo già come sono quelli di Safari e altri browser che da tempo hanno fatto la stessa scelta. Facciamo l’esempio della home page di Wikipedia Italia: oggi gli utenti Chrome leggono l’URL “https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale“, domani leggeranno solo “it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale“. Potranno comunque leggere l’indirizzo completo poggiando il puntatore del mouse sulla barra degli indirizzi: dopo un paio di secondi torneranno a vedere “https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale“.

Secondo Google togliendo i caratteri iniziali dell’indirizzo sarà più facile accorgersi se esso è falso (ad esempio “it-wikipedia.org“). Da notare che con questo sistema non si può più leggere se il sito usa il protocollo HTTPS al posto del più vecchio e meno sicuro HTTP, ma è comunque ancora presente l’icona del lucchetto che ci indica questa informazione.

Quando arriverà la nuova funzione di Chrome

Google non rilascerà questa nuova funzionalità né subito né per tutti: la testerà a partire dalla versione 86 di Chrome, che dovrebbe arrivare verso ottobre, e solo per un numero limitato di utenti scelti a caso. Dai feedback ricevuti potrà capire se è realmente utile oppure no. Chi volesse partecipare spontaneamente al test, però, può installare la versione 86 di Chrome dai canali Canary o Dev (cioè i canali dedicati agli sviluppatori e ai beta tester di Chrome) e abilitare nelle impostazioni questi flag: #omnibox-ui-reveal-steady-state-url-path-query-and-ref-on-hover e #omnibox-ui-sometimes-elide-to-registrable-domain.