Come amplificare il segnale WiFi: tutti i metodi
Il primo passo per migliorare e amplificare il segnale WiFi è spostare il router o installare un'antenna o ripetitore, ma esistono anche altre soluzioni software.
Una delle domande che ci poniamo più spesso quando andiamo in vacanza o ci spostiamo per qualche motivo, è: avrò una copertura WiFi da utilizzare? Ormai possiamo trovarne ovunque, nei bar, locali e ristoranti, ma può ancora succedere che il segnale WiFi non sia così forte da coprire tutte le aree interne ed esterne della nostra abitazione o studio o locale commerciale.
Come amplificare il segnale WiFi in questi casi? Le soluzioni sono tante e diverse, e passano all’ottimizzazione della copertura WiFi, a una migliore configurazione del router, oppure ci sono tante soluzione hardware che offre il mercato. Vediamole insieme.
- Come amplificare il segnale WiFi: cambiare canale
- Come amplificare il segnale WiFi con i dispositivi hardware
- Come amplificare il segnale WiFi con NetSpot
Come amplificare il segnale WiFi: cambiare canale
Non del televisore! Soprattutto nelle zone dove sono attive tante reti wireless in aree piuttosto ridotte, una buona soluzione per migliorare il segnale WiFi è quella di modificare il canale di comunicazione. Infatti, se utilizziamo i 2,4 GHz potremmo avere difficoltà a individuare un canale che non si sovrapponga con quelli già occupati, operazione che potrà rivelarsi molto più semplice se lavoriamo sui 5 GHz.
Ovviamente, dobbiamo innanzitutto verificare che il nostro router supporti entrambe le bande di frequenza. È quindi necessario che sia un router dual band, tri band o addirittura quad band, ovvero che oltre alla banda WiFi tradizionale sui 2,4 GHz possa usare anche una o più bande sui 5 GHz. In questo modo riusciremo a migliorare di molto la copertura WiFi e le prestazioni del router durante il trasferimento dati saranno nettamente migliori. Purtroppo c’è anche un piccolo contro: per raggiungere ambienti lontani dal router, generalmente i 2,4 GHz sono spesso risolutivi perché riescono a superare più ostacoli. Se intendiamo però potenziare il segnale WiFi a corto raggio, cambiamo canale e andiamo sui 5 GHz.
Come amplificare il segnale WiFi con i dispositivi hardware
Soprattutto per ambienti molto grandi, con molte stanze o su diversi livelli, è difficile che ogni angolo sia raggiunto dalla copertura WiFi. Effettuare un secondo abbonamento, in modo che tutti possano beneficiare della connessione, risulterebbe costoso e poco efficace dal punto di vista dei costi. SI può invece migliorare il segnale WiFi, : sul mercato esistono diversi dispositivi che possono aiutarci.
Antenna omnidirezionale esterna
Forse non tutti hanno notato che i router hanno la presenza di una o più antenne esterne che vanno posizionate in maniera corretta per potenziare il segnale WiFi. Il tuo router non ce l’ha? Niente paura, è evidente che è un vecchio modello che ancora non supporta le tecnologie MIMO e MU-MIMO: in questo caso per amplificare il segnale WiFi si può valutare l’acquisto di un’antenna esterna omnidirezionale, ad oggi piuttosto economiche sul mercato.
Per posizionarla al meglio e amplificare il segnale WiFi, ricordiamo una semplice regola fisica: le antenne irradiano la copertura WiFi su piani perpendicolari all’antenna stessa, ciò significa che se manteniamo l’antenna del router in posizione verticale non si irradierà né verso l’alto né verso il basso e non riusciremo quindi ad avere una buona copertura WiFi su tutti i piani di casa. Praticamente tutte le antenne omnidirezionali hanno un cavo prolunga per ottimizzare il posizionamento del dispositivo e riuscire a raggiungere tutte le zone con connessione WiFi.
Se dobbiamo acquistare l’antenna esterna, una delle cose principali da guardare nella scelta è il guadagno espresso in dBi, ovvero decibel isotropic. Cosa è questo guadagno? In poche parole, più è elevato e maggiore sarà la tendenza dell’antenna a trasmettere il segnale in una direzione specifica e quindi amplierà in quella direzione il segnale WiFi. In ogni caso dobbiamo valutare le nostre esigenze, se sia il caso di scegliere un’antenna omnidirezionale per potenziare il WiFi indoor, da interno, o outdoor, da esterno, che consentono anche di condividere la connessione con sedi distaccate.
Utilizzare un ripetitore WiFi o Range Extender
Se vogliamo amplificare il segnale WiFi estendendo il raggio di copertura del WiFi stesso, un buon dispositivo può essere un ripetitore per il segnale WiFi, conosciuto anche come range extender. Comunque, prima di decidere quale ripetitore WiFi acquistare per aumentare la potenza del segnale WiFi, è fondamentale controllare il posizionamento del router: dovrebbe essere al centro dell’edificio da coprire, mai in ambienti interrati, evitiamo il più possibile le barriere “importanti” come il cemento armato, cartongesso e con elementi in cartone e metallo.
Se il posizionamento è fatto ad hoc ma dobbiamo ancora aumentare la potenza del WiFi, dobbiamo acquistare un ripetitore. I prezzi sul mercato solo molto vari, partiamo dai 15 euro per arrivare a 150 euro e più: sta alle tasche di ognuno scegliere il proprio modello. Ovviamente le caratteristiche tecniche variano molto da un modello all’altro, però riusciremo a trovare dei top di gamma anche rimanendo in fasce abbastanza basse di prezzo. Se non siamo esperti l’ideale è farsi consigliare da chi ne sa più di noi e lasciarci guidare nell’acquisto del ripetitore per aumentare il segnale WiFi.
Se non intendiamo effettuare nessuna spesa, possiamo estendere il WiFi anche utilizzando un vecchio router wireless. Ovviamente, prima dobbiamo verificare se questo possa fungere anche da ripetitore WiFi, ma a volte questa funzione è prevista direttamente nel firmware e può essere attivata tranquillamente dal pannello di configurazione.
Nel caso in cui non sia così, ci sono comunque delle azioni che possiamo fare per cambiare le configurazioni, come sostituire il firmware utilizzato di default dal vecchio router con DD-WRT, Tomato o OpenWrt. A questo punto potrebbe essere possibile attivare la funzionalità repeater WiFi, o in Repeater bridge con DHCP e NAT disabilitati o come Repeater, con DHCP e NAT abilitati. Insomma, le soluzioni per amplificare il segnale WiFi sono davvero tantissime!
Reti Mesh
Sempre più spesso si sente parlare di reti Mesh per migliorare il segnale WiFi ed estendere il raggio di copertura della rete wireless. Una rete Mesh e una rete in cui ogni router diventa un nodo che permette di estendere il segnale WiFi. Ogni nodo può essere aggiunto o rimosso senza alternare il funzionamento e l’intera rete usa un unico SSID (service set identifier, cioè il nome con cui una rete Wi-Fi o in generale una WLAN si identifica ai suoi utenti). Le reti Mesh sono un modo economico per potenziare il segnale WiFi e sono molto affidabili: ogni nodo è infatti collegato ad altri nodi e se uno dovesse venir meno, ad esempio per un problema hardware, i nodi vicini cercherebbero automaticamente altri percorsi per trasmettere il segnale WiFi.
Una rete Mesh consente di superare quegli svantaggi che caratterizzano le reti WiFi tradizionali: un network di questo tipo è ottimizzato per estendere la copertura del segnale wireless senza che gli utenti e i dispositivi client in uso si accorgano minimamente del passaggio da un nodo all’altro. La rete Mesh è di fatto una rete peer-to-peer con i vari componenti che concorrono a mantenere un’elevata qualità del servizio riducendo eventuali malfunzionamenti.
Non è un caso che le reti Mesh siano nate per impieghi in ambito militare: ogni nodo funge da router per gli altri e se uno dovesse venire a marcare, come già detto, gli altri possono facilmente sopperire. I vari nodi della rete, infatti, dispongono dell’intelligenza per capire il percorso migliore che i pacchetti dati devono seguire. Sul mercato esistono diversi sistemi di rete Mesh da poter installare in casa, di solito composta da vari dispositivi da posizionare in vari angoli dell’abitazione per avere una copertura WiFi completa: tra i brand più popolari che vendono prodotti del genere ci sono Amazon, TP-Link, Tenda e Netgear.
Dispositivi Powerline
Un altro modo per migliorare il segnale WiFi è quello di collegare un adattore Powerline che ci aiuti a trasferire i dati alla massima velocità possibile. Un dispositivo Powerline è un hardware che consente di trasformare qualunque presa elettrica in una presa di rete: permettono di far transitare i dati da un router verso uno o più adattatori utilizzando l’impianto elettrico di casa, aumentando la copertura WiFi.
Ci sono molti modelli che permettono anche di fungere da access point WiFi: in questo modo i dati viaggeranno alla massima velocità attraverso l’impianto elettrico e si potranno collegare ad altri dispositivi via cavo Ethernet o wireless utilizzando le porte disponibili.
Come amplificare il segnale WiFi con NetSpot
Torniamo a ripetere che il miglior modo per aumentare la copertura del segnale WiFi è comunque quello di concentrarsi sul posizionamento del router. Nel caso in cui fosse posizionato al meglio, ma ancora non fossimo soddisfatti dei risultati, possiamo utilizzare un software chiamato Netspot. Questo viene utilizzato dai professionisti per studiare in che modo viene irradiato il segnale WiFi e quindi generare la cosiddetta heatmap (in italiano “mappa di calore”), che indica graficamente le aree in cui la copertura WiFi è più forte e più debole.
In questo modo è possibile determinare eventuali interferenze con il segnale WiFi spostandosi nelle varie zone con un portatile e rilevando la potenza e l’affidabilità della rete wireless, offrendo soluzioni per migliorare la potenza del segnale WiFi, come scegliere una nuova posizione del router, oppure aggiornare la propria rete domestica con hardware o ulteriori access point, nonché suggerendo la corretta scelta del canale WiFi.
Di NetSpot ne esiste anche una versione gratuita per Windows, anche se ha qualche limitazione rispetto a NetSpot Home e NetSpot Pro; ovviamente esiste una versione di NetSpot Pro anche per macOS e per Android. Questa app, però, è più un semplice scanner di reti WiFi: in una schermata vengono mostrate le reti rilevate in zona, nell’altra l’andamento del segnale WiFi nel corso del tempo e l’occupazione dei vari canali sulle bande dei 2,4 e dei 5 GHz.