Come scegliere gli auricolari bluetooth
Una guida pratica per sapere come scegliere i propri auricolari Bluetooth, orientandosi in un mercato che offre migliaia di alternative ai prezzi più disparati.
Il mercato degli auricolari Bluetooth è esploso in modo esponenziale in tutto il mondo, fenomeno che ha portato con sé un aumento vertiginoso delle proposte disponibili, con migliaia di modelli in vendita e prezzi che possono spaziare da pochi soldi a centinaia di euro.
Come ci si può orientare in un mercato così vasto? Come si fa a scegliere il prodotto giusto, partendo dal presupposto che questi dispositivi non si possono provare prima di acquistarli? Abbiamo cercato di condensare alcuni piccoli consigli, per trovare un percorso di massima da compiere prima di effettuare la propria scelta.
- Perché comprare auricolari bluetooth
- Come capire se la qualità audio della musica sarà buona
- Come sapere se la voce sarà sempre udibile in conversazione
- Quanto conta la forma degli auricolari
- L'importanza del software
- Attenti al prezzo, non è tutto
Perché comprare auricolari bluetooth
La motivazione del proprio acquisto rappresenta il primo punto di svolta fondamentale. Perché acquistare un paio di auricolari Bluetooth? Le ragioni sono le più disparate: per ascoltare musica durante gli spostamenti quotidiani, per conversare al telefono mentre si guida la macchina, per accompagnare le proprie attività sportive nel corso delle proprie giornate, per fare tutte queste cose in momenti diversi della propria settimana.
A seconda dell’utilizzo che si pensa di fare delle proprie cuffiette wireless, possono cambiare i parametri di riferimento, ma soprattutto cambia la fascia di prezzo a cui si può pensare quando si effettua la propria selezione.
Prendiamo, ad esempio, chi pensa di utilizzare i propri auricolari in auto, per conversare a lungo al telefono. In questo caso, una delle variabili fondamentali è che la qualità sia buona anche se si indossa un solo auricolare. Bisogna però pensare anche al fatto che l’isolamento generato dal dispositivo audio non sia totale, perché questo sarebbe estraniante mentre ci si trova alla guida. Infine, è necessario considerare che i propri auricolari si devono poter indossare a lungo, senza avvertire sensazione di fatica.
Cambia tutto, se il proprio obiettivo è quello di ascoltare musica con grande qualità dei particolari e, magari, con un’ottima definizione dei bassi, condizione che richiede di conoscere alcuni dettagli tecnici di ciò che si sta per comperare.
Come capire se la qualità audio della musica sarà buona
Purtroppo, non è facile immaginare come sarà la qualità audio dei propri auricolari Bluetooth, senza poterli provare prima di un acquisto. È possibile però tenere in considerazione alcuni parametri che possono aiutare nella scelta.
Il più importante di tutti è la dimensione del driver, ovvero della componente audio che permette di amplificare il suono e di generare la pressione acustica che arriva alle nostre orecchie. Ci sono in vendita auricolari Bluetooth, che dispongono di driver dalla dimensione di 12 o 14 mm: questi sono gli apparati più appetibili, perché sicuramente garantiranno bassi molto profondi, con un fronte del suono sufficientemente potente per evocare sensazioni che di solito si hanno con le cuffie.
Bisogna diffidare dei prodotti che non specificano quale sia la dimensione del driver o che offrano una misura troppo piccola. In alcuni casi, il driver piccolo può trovare una compensazione nella dimensione della cassa acustica e nell’elaborazione del software, ma si tratterà sempre di un artificio, su cui non sempre si può fare affidamento.
Per chi cerca auricolari che garantiscano di ascoltare musica con buona qualità, consigliamo di non scegliere mai prodotti che abbiano un driver di una dimensione inferiore ai 10 mm.
Google Pixel Buds Pro – Auricolari Wireless – Cuffie Bluetooth – Grigio Nebbia
Come sapere se la voce sarà sempre udibile in conversazione
Questo è il dettaglio più complicato da conoscere prima del proprio acquisto. Su questo specifico argomento, l’aiuto più importante arriva dalle recensioni degli esperti, che hanno modo di verificare il comportamento dei diversi modelli di auricolari Bluetooth oggi presenti sul mercato.
In linea generale, bisognerebbe scegliere dispositivi che sono dotati di più di un microfono, con la presenza di un software di elaborazione della voce che permetta di eliminare i rumori ambientali. Molto spesso, i produttori ci tengono a far sapere ai propri utenti che esiste questa opzione.
Bisogna però fare attenzione a non confondere le diverse opzioni: una cosa è la soppressione del rumore ambientale, che permette di ascoltare musica senza interferenze esterne, altra cosa è la capacità di isolare la voce rispetto agli altri rumori che ci circondano. Spesso, gli auricolari sono dotati di entrambe le soluzioni, ma non è scontato che sia così.
Molti auricolari di qualità elevata sfruttano anche l’induzione ossea per migliorare la ricezione della voce, ma in linea di principio i modelli con i piccoli bastoncini che escono dalle orecchie e che di solito ospitano i microfoni, funzionano meglio dei modelli "in ear", quelli che scompaiono quasi completamente dentro le orecchie.
Apple AirPods (terza generazione) con custodia di ricarica Lightning
Quanto conta la forma degli auricolari
Spesso, quando si parla di auricolari, ci si dimentica di valutare la comodità del loro utilizzo per periodi prolungati: attenzione agli auricolari con il software di cancellazione del rumore esterno, che sono dotati di terminali in silicone.
Questi prodotti, infatti, da un lato cancellano in modo molto efficace i rumori esterni dei treni, degli aerei, o semplicemente il vociare delle persone, ma spesso generano una sorta di "effetto tappo", che stanca molto velocemente chi indossa gli auricolari e può generare una sensazione di fastidio.
Per chi prevede di indossare molto a lungo gli auricolari, molto meglio le soluzioni "open fit", per intenderci quella dei primi Apple Airpods: sono meno efficaci nell’isolare dei rumori esterni, ma si indossano molto a lungo senza generare fastidio. Per chi deve indossare davvero a lungo, conversando per lunghi periodi, possiamo senza dubbio consigliare la soluzione dei Sony LinkBuds, che sono creati con un curioso buco nella loro struttura, grazie a cui si possono tenere nelle orecchie per ore senza quasi accorgersene.
L’importanza del software
Tutti i migliori prodotti oggi disponibili funzionano in abbinamento ad una applicazione che viene installata sul cellulare e che contribuisce a tenere il software aggiornato, a gestire la personalizzazione delle funzioni e, nei modelli più avanzati, di gestire l’equalizzazione del software.
Per chi vuole un prodotto di qualità, destinato a durare nel tempo e a garantire un funzionamento di buon livello, bisogna escludere a priori tutti i prodotti che non sono dotati di un’applicazione di supporto. La qualità del software che si installa sul proprio smartphone fa la differenza: un caso eclatante, per la sua qualità, e quello degli auricolari Jabra.
Potremmo però citare anche i dispositivi di Bose, quelli di OPPO, ma anche quelli di Nothing, oltre ai già menzionati Sony. Tutti questi marchi offrono applicazioni splendide, che permettono di personalizzare gli auricolari a proprio piacimento e, soprattutto, di controllare anche l’equalizzazione del suono, altra opzione che dal nostro punto di vista è fondamentale.
Attenti al prezzo, non è tutto
Se l’unico criterio con cui si acquistano gli auricolari Bluetooth è quello del risparmio, tutti i parametri che abbiamo suggerito vanno cestinati direttamente senza alcuna ulteriore valutazione. In tutti gli altri casi, è bene tenerne conto, con la consapevolezza che uno dei parametri rilevanti è comunque quello del prezzo, che però non può essere l’unico. Gli auricolari che costano poche decine di euro, sono soluzioni economiche ma spesso non garantiscono ottima qualità.
Abbiamo provato auricolari eccellenti con un prezzo compreso tra i 50 e i 60 €, ne abbiamo trovati di straordinari tra i 90 e i 120 €, per chi vuole esagerare ci sono proposte più costose ma non sono necessarie: si possono trovare grandi soddisfazioni anche facendo spese oculate.
Abbiamo lasciato per ultimo un altro parametro importante, quello dell’appartenenza ad un ecosistema. Per chi usa smartphone, computer, tablet della stessa marca, potrebbe essere un’opzione molto smart quella di scegliere un paio di auricolari che appartengano alla stessa famiglia. Questo garantisce di poter condividere gli auricolari con tutti i dispositivi che siano dentro casa, passando dall’uno all’altro senza quasi accorgersene: è un’opzione che oggi si può avere con gli auricolari di Apple, quelli di Samsung, quelli di Google e, perché no, quelli di Huawei.
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