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Consuma di più il condizionatore o il ventilatore? Ecco tutti i dati che devi conoscere

Cerchiamo di capire se consuma di più il condizionatore o il ventilatore soffermandoci sui vantaggi e sulle peculiarità di ciascuno.

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ventilatore, tavolo, fresco Fonte foto: Adobe Stock

Come ogni anno quando arriva la primavera e le temperature tornano ad aumentare, molti si chiedono quale soluzione adottare per non dover subire in salasso in bolletta e, nel contempo, ottenere un po’ di refrigerio. Soprattutto negli ultimi anni, con i rincari dell’energia che si sono fatti sentire in modo particolare anche per via del mutato contesto geopolitico, capita spesso di chiedersi se consuma di più il condizionatore o il ventilatore. Si tratta di due delle soluzioni un assoluto preferite dagli italiani per combattere l’afa e il calore estivo, ma presentano caratteristiche molto differenti di utilizzo e consumo elettrico. Ovviamente, dire se sia meglio ventilatore o condizionatore in senso generale dipende anche dalle singole, e soggettive, abitudini di ciascuno. Analizzare il consumo elettrico di ciascuno dei due elettrodomestici, comunque, ci permette di trarre alcune conclusioni in termini di convenienza in bolletta. Insomma, Consuma di più il condizionatore o il ventilatore? Cerchiamo di scoprirlo.

I consumi del condizionatore

Dire se sia meglio ventilatore o condizionatore in termini di consumo elettrico è piuttosto semplice. Il ventilatore, infatti, rappresenta sicuramente una soluzione di gran lunga più economica rispetto al condizionatore, e questo non solo per il costo dell’elettrodomestico, di gran lunga inferiore, ma anche perché può vantare consumi fino a 15 volte inferiori rispetto a quelli di un climatizzatore. Se, quindi, ci chiediamo se consuma di meno il condizionatore o il ventilatore, possiamo rispondere tranquillamente che è il secondo a essere meno energivoro. Il climatizzatore, infatti, può arrivare ad avere a un consumo compreso tra 160 kWh/anno e 450 kWh/anno a seconda della classe energetica, delle modalità di utilizzo, della metratura della casa, della zona geografica e della disposizione delle stanze all’interno della stessa. Tanto per rendere l’idea, optare per un climatizzatore significa avere una spesa quotidiana di circa 3 euro (per 12 ore di utilizzo), che si traducono in un peso in bolletta che può tranquillamente raggiungere e superare i 160 euro all’anno.

I consumi del ventilatore

Al contrario, come è facile intuire, il ventilatore rappresenta sicuramente la scelta più economica dal punto di vista dei consumi. Alla domanda "consuma di più il condizionatore o il ventilatore?" possiamo, infatti, tranquillamente rispondere: il condizionatore. Per quanto vi siano differenze, anche significative, a seconda della tipologia, il ventilatore avrà comunque sempre un impatto inferiore in bolletta. Tanto per fare qualche esempio di consumi, un ventilatore a soffitto oscilla tra i 15 e i 100 W, mentre uno da tavolo consuma ancora di meno, da 10 a 25 W. Anche i ventilatori a pavimento, quelli più energivori, possono arrivare a un massimo di 100 o 120 W, comunque molto meno rispetto a un condizionatore. Per quanto riguarda il ventilatore a soffitto, bisogna anche valutare il costo e l’impatto dei lavori di installazione. Chi volesse farsi un’idea autonoma del consumo di un ventilatore potrebbe semplicemente moltiplicare la potenza massima assorbita per il numero di ore di utilizzo.

Meglio ventilatore o condizionatore? Non analizzare solo il consumo

Chi si chiedeva se consuma di più il condizionatore o il ventilatore ha già avuto la sua risposta, ma il nostro consiglio, prima di optare per una scelta o per l’altra, è quello di valutare anche altri fattori diversi dal consumo elettrico. Sapere se consuma di più il condizionatore o il ventilatore è sicuramente importante nell’ottica del risparmio, ma bisogna anche valutarne l’efficacia. I ventilatori, infatti, non hanno la possibilità di modificare la temperatura degli ambienti, di conseguenza risultano decisamente molto meno efficaci dei condizionatori nel rinfrescare la casa. Non solo, un ventilatore ha effetti limitati in quanto lo spostamento d’aria non agisce su vaste aree, redendo quindi necessario trasportare continuamente l’elettrodomestico in giro per la casa. Inoltre, per stabilire se sia meglio ventilatore o condizionatore, si consiglia anche di valutare con attenzione fattori come la rumorosità e la scarsa orientabilità. Per quanto il condizionatore abbia indubbiamente un peso maggiore in bolletta, riesce anche a garantire una maggiore efficacia in tutte le stanze della casa.

Ventilatore e condizionatore: consigli per massimizzare il risparmio

Ragionare sul fatto se consuma di più il condizionatore o il ventilatore è sicuramente importante, ma, come abbiamo visto, se l’obiettivo è quello di trovare un rimedio realmente efficace alla calura, allora un ventilatore non sarà sufficiente. Optare per il condizionatore, però, non vuol dire necessariamente dover pagare una bolletta salatissima. Con un minimo di attenzione al proprio fabbisogno energetico, e applicando alcuni buoni consigli, infatti, è possibile limitare anche di molto le spese in bolletta. Ecco alcune buone pratiche che permettono di abbattere la spesa elettrica del condizionatore:

  • Non lasciare mai acceso il condizionatore quando non si è in casa
  • Scegli un ventilatore se sei in casa solo poche ore al giorno
  • Non regolare la temperatura del climatizzatore troppo alta
  • Scegli solo modelli A +++
  • Utilizza solo la modalità "deumidificazione" per limitare i costi

Insomma, sapere se consuma di più il condizionatore o il ventilatore è senz’altro importante, ma per risolvere il problema della calura, senza per questo dover pagare bollette salatissime, una buona idea potrebbe essere alternare i due dispositivi.

Ventilatore o condizionatore? Pro e contro

Vediamo ora molto rapidamente quelli che sono i pro e i contro di ciascuna delle due scelte. Per quanto riguarda il ventilatore i vantaggi concreti sono:

  • Assenza costi installazione (non per i ventilatori a soffitto)
  • Costo di acquisto inferiore
  • Possibilità di spostare il ventilatore nella casa

A fronte di questi significativi vantaggi, il ventilatore non può abbassare l’umidità nell’aria né di variare la temperatura. Optare per un condizionatore, invece, permette di godere di:

  • Erogazione aria fresca
  • Possibilità di diminuire l’umidità
  • Abbassamento temperatura
  • Funzionamento notturno silenzioso

Anche il condizionatore, però, presenta alcuni svantaggi come la necessità di effettuare una manutenzione annuale, sostituire periodicamente i filtri e di eseguire dei lavori di installazione. Infine, per ridurre al massimo le spese senza ridurre la qualità della vita, il consiglio è quello di utilizzare un comparatore gratuito come Libero Tariffe per scegliere l’offerta migliore!

 

In collaborazione con Libero Tariffe