Libero
HOW TO

Cos'è e come funziona la ricarica wireless inversa

La ricarica wireless inversa è presente su vari smartphone di ultima generazione e permette ai dispositivi di diventare fonti di ricarica.

Pubblicato:

Ricarica wireless inversa Fonte foto: Shutterstock

Ormai da anni si parla della tecnologia di ricarica wireless inversa degli smartphone. Si tratta di una funzionalità innovativa inclusa in alcuni telefoni recenti di fascia media ed elevata, che dà la possibilità agli utenti di ricaricare senza fili dispositivi terzi come smartphone, cuffie, smartwatch e accessori vari. Vediamo insieme come funziona la ricarica wireless inversa e i dispositivi che la supportano.

Cos’è la ricarica wireless inversa

Ci sono ad oggi due modi differenti per ricaricare lo smartphone, possiamo farlo con la ricarica wireless (o a induzione, supportata ormai da molti telefoni di fascia alta e media) oppure tramite cavi, agganciati a caricabatterie o dispositivi che forniscono energia. Vari smartphone compatibili con la ricarica a induzione sono dotati anche della tecnologia di ricarica wireless inversa, che permette agli smartphone di trasformarsi in stazioni di ricarica, cioè fa sì che possano ricaricare altri dispositivi senza cavi, poggiandoli sulle back cover degli smartphone che ne sono dotati.

Quindi la differenza non è il modo di ricarica, che è il medesimo, ma il fatto che lo smartphone si possa trasformare in una fonte di energia. Si tratta di una tecnologia presente già nei telefoni di alcuni anni fa come Huawei Mate 20 Pro e P30 Pro o sui Samsung Galaxy S10, tecnologia che col passare del tempo è divenuta sempre più comune, soprattutto fra gli smartphone di fascia media e alta.

È veloce la ricarica wireless inversa?

Questa tecnologia di ricarica wireless inversa non è veloce, principalmente perché è stata pensata soprattutto per le emergenze, nel caso in cui qualcuno senza un caricabatterie o un power bank con sé abbia bisogno di un po’ di ricarica, o magari per ricaricare cuffie wireless o altri accessori con batterie di dimensioni inferiori, per i quali non serve molta potenza.

Ad esempio, la ricarica inversa di Samsung Galaxy S24 non supera i 4,5 W, potenza molto bassa se paragonata ai numeri delle ricarica wireless e cablate, in alcuni casi anche nell’ordine dei 100 W. Quindi, bisogna armarsi di un po’ di pazienza, soprattutto nel caso in cui si voglia utilizzare la ricarica inversa per ridare un po’ di energia a uno smartphone.

Smartphone che supportano la ricarica wireless inversa

Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli smartphone che supportano la tecnologia di ricarica wireless inversa. Oltre ai citati Huawei Mate 20 Pro, Huawei P30 Pro e Samsung Galaxy S10, S10+ e S10e, fra i primi dispositivi in grado di condividere la carica con dispositivi terzi, anche le nuove generazioni di questi smartphone ne sono dotati.

Ma supportano la ricarica wireless inversa anche i Google Pixel 5, 6,7, 8 e varianti Pro, OnePlus 8 Pro e versioni più recenti, Honor Magic 5 Pro, Honor 70, Xiaomi 13, e molti altri smartphone di fascia alta e medio-alta, soprattutto se recenti; ma non gli iPhone, per ora. Viceversa, i dispositivi che possono essere ricaricati tramite uno smartphone che supporta la ricarica inversa, sono tutti quelli dotati di tecnologia di ricarica wireless: dalle cuffie agli smartphone, passando per accessori e altri dispositivi di vario tipo.

Libero Shopping