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Devo spegnere il computer quando vado a dormire?

Spegnere il computer di notte, quando si va a dormire, è consigliato in molti casi anche se, in alcune situazioni, può convenire mantenerlo accesso

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pc-acceso-notte Fonte foto: shutterstock

Una delle domande a cui gli utenti con poca esperienza nel mondo dell’informatica non riescono a dare una risposta è “Devo spegnere il computer quando vado a dormire?“. La risposta, però, non è così semplice nemmeno per gli esperti.

A questa precisa domanda la risposta di molti è “Dipende“. Ma da cosa può dipendere? Dal modello di PC? Dalle caratteristiche del computer? Dalla batteria (nel caso dei notebook)? Da tutto questo, ma anche da un’altra serie di fattori.

Lasciare il PC acceso anche quando non lo si utilizza (ad esempio di notte) è di solito un errore. Si consuma energia, si mette sotto stress il PC e si diminuisce la vita delle componenti interne. Ma in alcuni casi è consigliabile tenere il computer acceso anche di notte quando si va a dormire.

Ad esempio, se si utilizza il PC per controllare un server o per tenere attivo un servizio online. Oppure se si fa un utilizzo continuativo del computer durante la giornata: invece di accenderlo e spegnerlo per 3-4 volte in un giorno, è preferibile tenerlo attivo anche se non lo si utilizza.

Perché tenere acceso il computer quando non lo si utilizza

Se l’utilizzo del PC non è continuativo durante la giornata, il nostro consiglio è di tenere acceso il dispositivo almeno fino a sera. Spegnere e accendere il PC più volte durante il giorno è dannoso per le componenti interne e ne diminuisce la durata.

Il rischio di accendere e spegnere in continuazione il PC è maggiore soprattutto per i computer vecchi: le componenti meccaniche vengono messe sotto stress ed è più semplice che si rompano. Inoltre, lasciando il computer sempre acceso l’aggiornamento dei programmi e la scansione antivirus avviene in background.

Lasciare il computer accesso di notte, invece, può essere utile soprattutto a chi ha bisogno di una macchina sempre pronta all’uso, soprattutto per questioni lavorative, che, in caso di necessità, deve essere pronta a entrare in azione immediatamente.

Perché spegnere il computer quando si dorme

Se si utilizza il PC solamente durante l’orario di lavoro è preferibile spegnerlo durante la notte. Il motivo è molto semplice: oltre a risparmiare corrente, non si danneggiano i componenti meno resistenti del PC.

C’è poi da considerare un piccolo, ma non trascurabile, consumo di energia elettrica che può tradursi in un vero e proprio spreco. Ci sono poi altri elementi da non trascurare: durante la notte, infatti, il rumore prodotto dal PC, anche se di lieve entità, potrebbe dare fastidio.

Se il computer è in un luogo pubblico (ad esempio un ufficio) oppure connesso a una rete non privata (come una rete WiFi di un albergo), per proteggere i propri dati, scegliere di spegnere il PC quando si dorme può essere una buona idea.

La differenza tra ibernazione e sospensione

Ci sono due alternative allo spegnimento del PC: ibernazione o sospensione. Si tratta di due modalità che permettono arrestare il sistema andando a tenere attivi alcuni processi e riducendo il consumo di energia. Questi sistemi consentono anche un riavvio molto rapido del PC.

Quale delle due modalità da utilizzare? Sicuramente, è meglio preferire la sospensione che tiene il PC in uno stato di “dormiveglia”, sempre pronto alla riaccensione. Si tratta del compromesso giusto tra lasciare il PC accesso tutta la notte e spegnerlo.

L’ibernazione, invece, è pensata per consumare meno energia e non è disponibile su tutti i PC (si tratta di una funzione progettata per i portatili). In questo caso, è un’opzione più vicina allo spegnimento del computer.

Come suggerito da Microsoft per i PC Windows che supportano la modalità ibernazione, questa modalità è consigliata solo quando si prevede di “non usare il portatile o il tablet per un periodo di tempo prolungato durante il quale sai già che non avrai modo di caricare la batteria