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Digitale terrestre: ultimi check in vista del 20 ottobre

Ormai manca veramente pochissimo: il 20 ottobre 15 canali RAI e Mediaset cambieranno codifica e spariranno dalle TV più vecchie. Ecco gli ultimi controlli da fare e le soluzioni ai problemi più comuni

Ci siamo: il grande giorno sta per arrivare e la TV italiana sta per cambiare di nuovo, dopo lo storico passaggio dal segnale analogico a quello digitale terrestre avvenuto tra il 2008 e il 2012. Adesso, ormai lo sappiamo tutti, a partire dal 20 ottobre si passa al digitale terrestre di seconda generazione DVB-T2, con i primi canali RAI e Mediaset che cambiano codifica.

Per la precisione, si tratta del passaggio di 15 canali dalla attuale codifica Mpeg-2 alla codifica Mpeg-4 ed è solo l’inizio: nei prossimi mesi tutti gli altri canali inizieranno a usare l’Mpeg-4 e, a partire da gennaio 2023, tutti i canali cambieranno nuovamente codifica, passando alla HEVC Main-10. Insomma: si parte e non si torna più indietro, ma purtroppo indietro ci resterà qualcuno a causa di una TV, o di un decoder, non compatibili con l’Mpeg-4 e con l’alta risoluzione (ma non altissima: basta la compatibilità con l’HD-Ready). Ecco quali sono gli ultimi controlli da fare per essere sicuri che tutto il nostro impianto televisivo continui a funzionare senza problemi anche dopo il 20 ottobre.

Switch off 20 ottobre: TV e decoder

Il nuovo segnale digitale terrestre di seconda generazione, nella fase che inizia il 20 ottobre, richiede la compatibilità con la codifica Mpeg-4 e con l’alta risoluzione. Il precedente segnale, in Mpeg-2 e in bassa risoluzione, verrà infatti spento in favore del nuovo. Ciò vuol dire che se la TV e/o il decoder non sono compatibili non riusciranno a sintonizzare o a visualizzare i canali.

Solitamente nelle TV l’alta risoluzione e la compatibilità con l’Mpeg-4 viaggiano di pari passo, ma su determinati modelli molto vecchi è anche possibile che solo uno dei requisiti sia soddisfatto. Che la TV, cioè, sia in alta definizione ma non riesca a decodificare l’Mpeg-4. In tal caso la soluzione è semplice e quasi indolore: possiamo tenere la vecchia TV e aggiungere un decoder esterno DVB-T2 da pochissimi euro, compatibile con Mpeg-4.

Tutti i decoder esterni oggi in commercio saranno compatibili anche con il prossimo passaggio, quello all’HEVC Main-10 di gennaio 2023. Ecco un esempio di decoder economico per il DVB-T2 che risolverà tutti i problemi di visione, sia dopo il 20 ottobre 2021 che dopo il 1° gennaio 2023.

Decoder Trevi HE 3365 DVB-T2 HD 1080p – Per TV non compatibili con il nuovo digitale terrestre

Decoder Trevi HE 3365 DVB-T2 HD 1080p – Per TV non compatibili con il nuovo digitale terrestre

Se la TV non è HD, invece, allora aggiungere un decoder non servirà a nulla: i programmi non si vedranno lo stesso. In questo caso, purtroppo, sarà necessario cambiare televisore spendendo di più.

Negli ultimi giorni produttori e venditori di Smart TV piccole ed economiche stanno giocando parecchio con i prezzi e, oggi, è molto difficile trovare una TV piccola ed economica per il digitale terrestre di seconda generazione sotto i 200 euro. Eccone due con un prezzo appena superiore (ma, attenzione: il prezzo potrebbe salire da un momento all’altro, come già successo già con altri modelli).

LG Smart TV 24 Pollici HD Ready – Compatibile DVB-T2, Mpeg-4, HEVC Main-10

LG Smart TV 24 Pollici HD Ready – Compatibile DVB-T2, Mpeg-4, HEVC Main-10

Panasonic Smart TV 24 Pollici HD Ready – Compatibile DVB-T2, Mpeg-4, HEVC Main-10

Panasonic Smart TV 24 Pollici HD Ready – Compatibile DVB-T2, Mpeg-4, HEVC Main-10

Digitale Terrestre: quali canali cambiano il 20 ottobre

Infine, vi riportiamo per comodità la lista dei canali RAI e Mediaset che dal 20 ottobre passano alla codifica Mpeg-4. Si tratta dei primi, ma verranno presto seguiti da molti altri. Ricordiamo anche che il 20 ottobre tutte le TV andranno risintonizzate, altrimenti questi canali non si vedranno nemmeno sulle TV pienamente compatibili.

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