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Elon Musk gela Zelensky: niente Internet per i droni militari

SpaceX blocca le connessioni satellitari verso i droni utilizzati dall’ucraina per attaccare l’esercito russo

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starlink connessione satellitare Fonte foto: Aleksandr Kukharskiy / Shutterstock

All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, nella corsa alla solidarietà che aziende di tutto il mondo hanno offerto al martoriato popolo ucraino, c’era stato anche il “regalo” fatto da Elon Musk tramite la sua azienda SpaceX. Infatti il servizio satellitare Starlink era stato offerto gratuitamente al popolo ucraino, che era stato tagliato fuori dal mondo all’inizio del conflitto a causa dei pesanti bombardamenti, che avevano distrutto gran parte delle infrastrutture di comunicazione del Paese.

Lo stesso servizio satellitare, però, è stato utilizzato anche dall’esercito ucraino per le comunicazioni sul campo come mezzo per difendersi dagli attacchi dei tank russi e per guidare i droni, alcuni dei quali armati di granata. Tutto ciò, perl, non era previsto nelle iniziali intenzioni di Musk e Starlik.

Starlink doveva servire per scopi umanitari

Secondo quanto dichiarato dal Presidente di SpaceX Gwynne Shotwell, l’azienda avrebbe messo in opera alcune misure per impedire che l’esercito ucraino utilizzi il servizio Internet satellitare per controllare i droni che attaccano l’esercito russo. Infatti lo stesso Shotwell spiega che il dono fatto al popolo ucraino e di conseguenza al suo esercito “non è mai stato pensato per essere utilizzato come arma, e gli ucraini l’hanno sfruttato in modi che non erano nelle nostre intenzioni e non facevano parte di alcun accordo“.

Una doccia gelata per Zelensky e il suo esercito che dall’inizio del conflitto ha utilizzato i droni per scovare le postazioni nemiche, colpire i missili a lungo raggio lanciati dai russi e attaccare i carrarmati con speciali modelli carichi di esplosivo. “Ci sono cose che possiamo fare per limitare la loro capacità di farle tutto questo“, ha dichiarato Shotwell, riferendosi all’uso dei droni connessi a Starlinke lo abbiamo fatto“.

Shotwell ha specificato che utilizzare Starlink per comandare i droni è andato oltre l’accordo che SpaceX ha stipulato a suo tempo con il governo ucraino. Tutto quanto era stato deciso aveva come unico scopo quello umanitario, ovvero offrire l’Internet a banda larga a ospedali, banche e famiglie colpite dall’invasione della Russia.

La Russia ha provato a bloccare Starlink

All’inizio del conflitto l’azienda controllata da Elon Musk aveva inviato in Ucraina migliaia di sistemi di ricezione del segnale Internet satellitare cui si sono aggiunti quelli pagati di tasca loro dai governi di Stati Uniti e Francia. Infatti la stessa Russia all’inizio del conflitto e saputo di questi ingente carico di sistemi satellitari ha cercato di bloccare il segnale di Starlink nella zona, ma come riferito dallo stesso Musk, Space X ha rafforzato i sistemi e ha permesso agli ucraini di continuare ad usufruire della connessione satellitare a Internet.

Alla domanda se SpaceX non avesse previsto (come per molti appariva logico) un utilizzo di Starlink per scopi offensivi quando ha deciso di spedire i terminali nelle zone di guerra, Shotwell ha risposto: “Non ci abbiamo pensato. Non ci ho pensato. Il nostro team di Starlink potrebbe averci pensato. Non lo so. Ma abbiamo imparato abbastanza in fretta“.

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