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Google non condivide con Apple quali dati vengono raccolti dalle sue app

La nuova gestione della privacy per le app iOS sta causando diversi mal di pancia: perché Google non aggiorna più le sue app da oltre un mese?

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app google su apple app store Fonte foto: Thomas Dutour - stock.adobe.com

Da circa un mese Google non aggiorna le sue applicazioni presenti su App Store di Apple. Oltre a tutti i problemi che sono inevitabilmente correlati alla mancanza di update per le applicazioni di Mountain View, alcune tra le più utilizzate in assoluto, la situazione affonda le radici in una questione ancora più spinosa: la mancanza di informazioni da parte di Big G sui dati degli utenti che vengono raccolti dalle sue app.

È dal 7 dicembre che Google non procede a effettuare alcun tipo di aggiornamento al cospicuo numero di applicazioni disponibili sul negozio virtuale di Apple. La data, però, non è stata scelta a caso: è infatti dall’8 dicembre 2020 che il quartier generale di Cupertino ha scelto di aggiungere, alla pagina di ogni app, una breve scheda riepilogativa riportante informazioni chiare e precise sulla tipologia di dati raccolti durante l’utilizzo effettuato dagli utenti. L’introduzione è arrivata insieme a iOS 14 e, a partire dalla giornata in questione, tutti gli sviluppatori che hanno provveduto ad aggiornare i propri prodotti sono stati tenuti a fornire maggiori informazioni a tutela degli utilizzatori finali.

Google su App Store, niente informazioni sulla privacy 

Per ogni applicazione, Apple ha provveduto a richiedere informazioni particolarmente dettagliate sulle procedure per la tutela della privacy. È necessario che gli sviluppatori indichino in quale modo vengono utilizzati i dati e quali sono le finalità, dal monitoraggio alla pubblicità, all’analisi o alla personalizzazione del prodotto.

In particolare, tra questi vi sono dati che possono essere utilizzati per il monitoraggio dell’utente nelle app e dei siti web di proprietà di aziende terze, come le informazioni di contatto e gli identificativi, e i dati collegati direttamente all’utente che potrebbero essere raccolti e collegati all’identità dell’utilizzatore, come i contatti e gli identificativi, la cronologia delle ricerche o i dati sull’utilizzo, le informazioni sulla posizione, di contatto, finanziarie fino addirittura alle informazioni sensibili.

Quando arriveranno gli aggiornamenti?

Se l’introduzione di questa modifica ha portato non poco scompiglio in casa Facebook, facendo sfociare il tutto in un acceso – quanto rapido – scontro tra il social network e l’azienda, Google ha preferito bloccare sul nascere ogni eventuale problema mettendo in pausa gli aggiornamenti delle proprie app. A ridosso dell’entrata in vigore della stretta sulla privacy, Big G ha scelto di effettuare un aggiornamento massivo delle sue creature, prendendosi tutto il tempo necessario per procedere alla compilazione delle schede.

Come infatti molti sanno, sebbene Google abbia un rapporto molto stretto con i dati degli utenti e di conseguenza con la profilazione pubblicitaria, Mountain View ha adottato e pubblicato policy molto dettagliate per i propri servizi, lasciando ben poco all’immaginazione. Secondo un portavoce di Google, però, tutte le integrazioni alle schede Apple dovrebbero arrivare a breve, nell’ordine delle prossime due settimane. Con esse, dunque, le applicazioni potrebbero portare con sé anche nuovi aggiornamenti, particolarmente attesi dagli utenti della mela morsicata.