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SCIENZA

La Nube di Magellano potrebbe ospitare un buco nero gigante, il più vicino fuori dalla nostra galassia

Sarebbe grande circa 600.000 volte la massa del nostro Sole: il buco nero al centro della Grande Nube di Magellano sta ossessionando gli scienziati

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Lo diciamo spesso e continuiamo a ripeterlo: i buchi neri sono fra gli oggetti celesti più misteriosi che esistano nel nostro Universo, per questo la loro presenza è sempre oggetto di attenzione e di studio, così come qualsiasi scoperta li riguardi. L’ultima, in ordine di tempo, rivela che ce n’è uno nascosto molto più vicino a noi di quanto si possa pensare.

E non uno qualsiasi: il buco nero in questione è un colosso celato nella nostra vicina cosmica, la Grande Nube di Magellano. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione del Cosmo, ma solleva anche nuove domande sulla formazione e l’evoluzione delle galassie.

Lo studio che ha svelato la presenza del buco nero

Ma come ci siamo accorti di questo buco nero? È presto detto: un team internazionale di astronomi ha recentemente individuato prove convincenti della sua presenza, come spiega lo studio pubblicato sull’Astrophysical Journal. Guidati dal dottor Jiwon Jesse Han del Center for Astrophysics dell’Harvard & Smithsonian, gli scienziati stavano cercando in realtà di comprendere l’origine delle cosiddette stelle iperveloci, astri che si muovono a velocità tali da sfuggire all’attrazione gravitazionale della loro galassia di origine.

Per chi non lo sapesse, le stelle iperveloci sono oggetti straordinari che viaggiano a velocità di milioni di chilometri all’ora, molto superiori a quelle delle stelle ordinarie. Si pensa che queste velocità estreme siano il risultato del cosiddetto meccanismo di Hills, proposto dall’astronomo Jack Hills nel 1988.

Secondo questo modello, quando un sistema binario di stelle si avvicina troppo a un buco nero supermassiccio, l’intensa forza gravitazionale può distruggere il sistema: una delle due stelle viene catturata in un’orbita stretta attorno al buco nero, mentre l’altra viene espulsa a velocità elevatissime, diventando una stella iperveloce.​

Le caratteristiche del buco nero nella Grande Nube di Magellano

Per quanto riguarda le caratteristiche del buco nero, secondo gli studi avrebbe una massa di circa 600.000 volte quella del Sole. Le dimensioni, però, contano relativamente: il “nuovo” buco nero è meno massiccio di quello al centro della Via Lattea (noto come Sagittarius A), che ha una massa di circa 4 milioni di masse solari, ma è la sua vicinanza a renderlo particolarmente interessante per gli astronomi.​

Infatti, la Grande Nube di Magellano è una galassia irregolare situata a circa 160.000 anni luce dalla Terra ed è nota per la sua intensa attività di formazione stellare, in particolare nella regione della Nebulosa Tarantola. La presenza di un buco nero supermassiccio in una galassia come questa offre agli scienziati l’opportunità di studiare le dinamiche e l’evoluzione delle galassie su piccola scala.

Perché il buco nero è rimasto invisibile per così tanto tempo?

La scoperta di questo buco nero solleva una domanda intrigante: come ha fatto un oggetto così massiccio e vicino a rimanere inosservato fino a ora? La verità, però, risiede nella natura stessa dei buchi neri e nelle caratteristiche della Grande Nube di Magellano. Il buco nero non emette luce propria: la presenza di questo oggetto celeste viene generalmente rilevata attraverso l’interazione con la materia circostante.

Quando un buco nero accresce materia, questa forma un disco di accrescimento che emette radiazione intensa, rendendo il buco nero “visibile” agli strumenti astronomici. Se però non sta attivamente accrescendo materia, può rimanere praticamente invisibile.​ Andando poi alle caratteristiche della Grande Nube di Magellano, questa galassia si distingue per l’assenza di un nucleo ben definito, cosa che rende difficile individuare la posizione esatta del centro galattico e, di conseguenza, del buco nero centrale.

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