AGCOM e Google insieme per contrastare la pirateria informatica
Continuano le operazioni dell’AGCOM contro la pirateria informatica, arriva la partnership con Google per bloccare gli accessi ai contenuti tramite DNS pubblici
Nella battaglia alla pirateria informatica, il 23 maggio2025 rappresenta una data storica per l’Italia perché, parallelamente con gli anticipi dell’ultima giornata del campionato di Serie A, l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha avviato insieme a Google un test per bloccare l’accesso ai contenuti illegali tramite DNS (Domain Name System) pubblici.
Un’iniziativa fondamentale per la legge antipirateria (legge n. 93 del 2023) che va ad allinearsi anche con le disposizioni dell’articolo 9 del Digital Services Act (DSA) europeo, diventando un’ulteriore carta nel mazzo del Piracy Shield.
AGCOM e Google insieme contro la pirateria
Il tavolo tecnico tra l’AGCOM e Google è stato particolarmente rilevante perché Big G ha un duplice ruolo in questo caso: agisce sia come fornitore di DNS pubblici e sia come gestore di uno dei motori di ricerca più utilizzati a livello globale.
Da questa partnership sono state sviluppa una serie di strategie progettate per intercettare tempestivamente le segnalazioni di violazioni dei diritti d’autore attraverso la piattaforma Piracy Shield, e per eseguire i relativi ordini di blocco in tempi estremamente rapidi. L’automatizzazione di questi processi, dunque, è cruciale per contrastare la dinamicità nella diffusione dei contenuti pirata, che spesso cambiano indirizzo o piattaforma in tempi brevissimi.
Secondo il primo rapporto dell’AGCOM, la sperimentazione ha avuto un successo notevole con Google che ha applicato le misure richieste, rendendo inaccessibili, tramite i suoi DNS alcune delle pagine che, appunto, stavano trasmettendo illegalmente le partite di Serie A.
In questo modo, dunque, non solo il blocco dello streaming illegale diventa più efficace ma diventa anche molto più immediato, garantendo al Piracy Shield un’efficacia ancora più capillare per contrastare gli illeciti.
Come sta cambiando la lotta alla pirateria informatica
La partnership con Google non è che il primo passo in questa nuova fase della lotta alla pirateria informatica, con l’AGCOM che ha ribadito il proprio impegno per contrastare le attività illegali. Ora, nei piani futuri dell’Autorità, c’è anche il coinvolgimento di altri fornitori di servizi digitali con l’obiettivo di creare una rete antipirateria più ampia ed efficace.
A oggi, il Piracy Shield ha già mostrato la sua efficacia, bloccando più di 50 mila siti web pronti a trasmettere contenuti illegali di diversa natura. Numeri davvero impressionanti che non fanno che sottolineare l’impegno delle autorità e, naturalmente, l’efficacia delle operazioni di contrasto degli illeciti.
E in tal senso la collaborazione tra AGCOM e Google conferma l’importanza della creazione di partnership istituzionali-tecnologiche nel contrasto delle attività distribuzione illegale di contenuti digitali. Al contempo, segna anche un’integrazione sempre più stringente tra gli strumenti di enforcement nazionali, basati su leggi specifiche (come quella antipirateria) e le infrastrutture globali del web, essenziali per un’azione di contrasto che sia realmente efficace su scala internazionale.