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Grazie alle celle solari flessibili ricaricheremo gli smartphone con i vestiti

Una recente ricerca italiana porta avanti lo sviluppo delle celle solari flessibili: le useremo sui vestiti e sugli oggetti di uso comune per ricaricare i device elettronici.

celle solari flessibili Fonte foto: luchschenF - stock.adobe.com

Tra i sogni più diffusi nell’era digitale in cui viviamo c’è quello di ricaricare i dispositivi tecnologici senza dover connettere dei cavi e senza doversene privare per tenerli poggiati su di una superficie, come richiede ad esempio la ricarica wireless. In altre parole, molti sognano la ricarica comoda per antonomasia.

Per raggiungere questo obiettivo servirà attendere ancora qualche anno ma nel frattempo potrebbe arrivare un grosso aiuto dalle celle solari flessibili, quanto meno per smettere di andare in giro alla ricerca di una presa elettrica o con un caricabatterie o un ingombrante powerbank al seguito. Essendo flessibili, queste celle solari che i ricercatori del dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, in collaborazione con altri istituti e università italiani e non, hanno reso efficienti al punto che una loro applicazione in larga scala non è affatto lontana, potrebbero presto arrivare su qualsiasi oggetto, dagli ombrelloni in spiaggia ai tetti delle automobili, persino sui vestiti.

I progressi recenti sulle celle solari flessibili

Prima del progresso nel campo della valorizzazione dell’energia solare che ha portato allo sviluppo delle celle solari flessibili, la cui recente evoluzione italiana ha trovato spazio sulla nota rivista scientifica Nature, tali applicazioni non erano pensabili: le tradizionali celle solari composte principalmente da silicio hanno infatti una struttura molto rigida e per questo non sono sempre facili da posizionare: solitamente si usano i tetti, o dei telai metallici al suolo, proprio per questo motivo.

Le celle solari flessibili di Politecnico di Milano e Cnr rispondono a queste ed altre difficoltà, potendo potenzialmente rappresentare una valida alternativa a quelle tradizionali in quanto a costi, impatto ambientale e versatilità di applicazione. 

In assoluto le celle solari flessibili non sono una scoperta recente, ma la dedizione dei ricercatori in quattro anni di lavoro ha permesso di superare le criticità in termini di efficienza che derivano dai materiali organici utilizzati per dare flessibilità alle celle solari che potrebbero così trovare moltissime applicazioni pratiche, in un futuro non troppo lontano.

I vantaggi delle celle solari flessibili

Alcuni dei vantaggi che potremo ottenere con le celle solari flessibili:

  • ingombri: pur con il limite di una potenza non elevata, che per questo tipo di prodotto non dovrebbe superare i 200 watt, le celle solari flessibili occuperanno superfici molto ridotte rispetto ai pannelli tradizionali e avranno spessori inferiori
  • leggerezza: un pannello fotovoltaico rigido supera spesso i 20 kg, le celle solari flessibili rimangono al di sotto dei 3 kg, ma con l’ottimizzazione ed il progresso tecnologico potrebbero pesare anche poche centinaia di grammi
  • ecosostenibilità: nonostante la singola ricarica dei piccoli oggetti tecnologici non richieda, in assoluto, una gran quantità di energia elettrica, la loro diffusione capillare e l’utilizzo costante su larga scala ha un impatto non trascurabile che potrà essere ridotto quando le celle solari flessibili saranno utilizzate in modo massiccio

Le applicazioni delle celle solari flessibili

Oltre al numero potenzialmente infinito di oggetti su cui saranno posizionate le celle solari flessibili per ottenere energia dal sole, avremo una soluzione ecosostenibile con cui ricaricare qualsiasi oggetto, quindi smartphone, tablet, pc, macchine fotografiche, power bank e altro ancora. 

Con le versioni più potenti si potranno pure alimentare lampade, fornelli e piccoli elettrodomestici in genere, ma pure ricaricare monoruota e monopattini elettrici o altri piccoli veicoli per la mobilità sostenibile.