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IMax Enhanced o IMax Espanso? Quali sono le differenze

Un nuovo formato di streaming sta per arrivare nelle case degli italiani tramite, ma le richieste tecniche sono veramente importanti e non certo alla portata di tutti

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home cinema Fonte foto: Shutterstock

Sono ormai due anni che gli abbonati alla piattaforma di streaming Disney+ possono godere di alcuni titoli realizzati in “formato espanso IMax”. Questo è un piccolo assaggio di quanto offre la tecnologia IMax Enhanced da cui deriva, ma che al momento neanche la stessa Disney utilizza per i suoi film e serie TV che manda in streaming agli abbonati. Altre piattaforme di streaming che trasmettono contenuti in IMax Enhanced sono Sony Bravia Core, Rakuten TV, la cinese IQIYI.

IMax Enhanced, promette una visione migliore dei contenuti HD, con dettagli e colori più accuranti di quanto offrono oggi giorno i video nel formato HDR e Dolby Vision e sempre più Smart TV di fascia alta sono certificate. Ma non si deve fare confusione: IMax Enhanced e IMax Espanso sono due cose diverse.

Cos’è IMax Enhanced

Prima di parlare di IMax Espanso, bisogna capire cosa offre è perché è nata questo nuovo standard di visualizzazione. La sua origine è canadese, visto che è stata sviluppata e lanciata da IMax Corporation, azienda che dal 1967 realizza e vende le macchine per la proiezione dei film al cinema. L’azienda ha quindi sviluppato una tecnologia, nel lontano 1970, destinata a cambiare le regole della visione dei film che fino allora erano dettate da tecnologie nate negli anni 50, ovvero Cinerama, Cinemascope e VistaVision.

La tecnlogia iMax, dal 1970 si è poi costantemente migliorata fino a diventare uno standard di qualità per i cinema che per la prima volta hanno destinato sale specifiche per la visione in IMax. Oggi la tecnologia iMax è sbarcata anche nello streaming con la versione “Enhanced“.

IMax Enhanced è un insieme di specifiche tecnologie, che sono direttamente applicate sia alle immagini sia all’audio. È nata, come detto, principalmente per lo streaming, ma è anche possibile trovarla su alcuni film o documentari in Blu-Ray. Ma la cosa più importante è che per poterla sfruttare è necessario disporre di dispositivi compatibili con essa. Inoltre ci sono anche delle limitazioni tecniche. Ad esempio IMax Enhanced richiede una Smart TV da almeno 65 pollici che con risoluzione 4K e compatibile con l’HDR, con una specifica calibrazione di colore, contrasto e luminosità secondo appunto le specifiche dettate da IMax.

E questo è solo per la parte video. Anche la parte audio ha le sue specifiche, ovvero il sistema audio deve assolutamente essere compatibile con il formati DTS:X e avere una configurazione almeno 5.1.4.

Chiaramente stiamo parlando di un insieme di tecnologie tutt’altro che per tutti: è il meglio oggi disponibile in fatto di home cinema e, appunto, serve proprio per vedere a casa i film come se fossimo al cinema.

Al momento questo formato non è ancora stato proposto su Disney+, lo sarà in futuro “agli abbonati a Disney+ con televisioni, ricevitori AV, altoparlanti o soundbar certificati IMax Enhanced”.

Per fortuna c’è IMax espanso

Leggendo le specifiche tecniche che devono avere TV e sistemi audio per offrire la visione in iMax Enhanced, è chiaro come questa tecnologia alla fine non sia destinata alla massa. Questo Disney deve averlo capito, e ha scelto, per i film della Marvel realizzati con tecnologie IMax di proporli in streaming però con la tecnologia “IMax Espanso” che di fatto è una piccola parte della IMax Enhanced.

Infatti, tutti i contenuti Disney+ trasmessi in IMax Espanso possono essere visti su tutti i dispositivi dove è possibile scaricare l’app, quindi anche gli smartphone. La grande differenza tra IMax espanso e IMax Enhanced riguarda il rapporto di forma, che è di 1.90:1. Un formato, quindi, meno stirato ai bordi rispetto al tradizionale formato “wide” che prevede un’altezza e una larghezza del fotogramma pari a 2,39:1.

In pratica il nuovo formato “riempie” lo schermo per intero, facendo sparire le fastidiose bande nero che si vedono sotto e sopra l’immagine nel formato wide. Questo comporta che su un TV 4K si guadagno uno spazio di visualizzazione che arriva a quasi il 26%.

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