Inquinamento record, una nube tossica di smog ha oscurato il cielo del Pakistan
Una nube tossica avvolge il Pakistan e arriva anche in India: è scattata un'emergenza sanitaria
Nella provincia del Punjab l’allarme atmosferico ha raggiunto livelli che non hanno precedenti. Basti pensare che i livelli ritenuti tollerabili dall’OMS sono stati superati di decine di volte. Un vero e proprio inferno in Pakistan, che ha costretto le autorità a misure emergenziali. Un disastro che si estende fino in India.
Allarme in Pakistan
I livelli di inquinamento atmosferico in Pakistan sono tanto gravi da poter essere chiaramente analizzati dallo spazio. Le nuove immagini provenienti da Nasa Worldview, infatti, mostrano la gigantesca nube tossica che ricopre interamente la provincia di Punjab.
Sono giorni tremendi per le popolazioni locali e l’allarme raggiunge l’India, portando a tassi di inquinamento che, come detto, superano di decine di volte i livelli massimi tollerabili indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La situazione peggiore si registra a Lahore, ovvero la capitale del Punjab. Si parla di una città dalla densità abitativa incredibile, con 14 milioni di abitanti. Nel distretto di Multan i livelli di concentrazione del particolato sono di circa 68 volte più alti rispetto alla soglia di sicurezza dell’OMS, nello specifico si supera i 340 µg/m3. Si pensi che nella città di Milano, nel giorno peggiore dell’ultimo mese, la soglia è stata di 36 µg/m3.
La risposta delle autorità
Questa condizione ha spinto le autorità a intervenire, ovviamente, adottando misure emergenziali. Ciò comprende la chiusura immediata di scuole e luoghi pubblici a Lahore, così come nelle città principali del Punjab. Sarà così almeno fino al 17 novembre, nel tentativo di ridurre l’esposizione della popolazione alla nube.
Stando a quanto riporta la scala internazionale dell’indice di qualità dell’aria (AQI), sono da considerarsi pericolosi per la salute valori pari o superiori a 300. Il Pakistan ha regolarmente superato il valore di 1000 tra fine ottobre e inizio novembre 2024.
La città di Multan, nello specifico, è in una crisi devastante. Si trova a 350 km dalla capitale Lahore e il livello di AQI ha raggiunto quota 2000 nel corso della scorsa settimana. Valori mai visti prima. Un dramma che peggiora ogni inverno a causa di una combinazione di fattori. Non di secondaria importanza la pratica atroce dei contadini di bruciare i rifiuti agricoli.
Incidono in maniera netta anche le centrali elettriche a carbone, così come le numerose giornate senza vento e gli importanti volumi di traffico cittadino. Nel corso del 2023 il governo del Punjab aveva tentato la via della pioggia artificiale, al fine di tentare di superare lo smog. Quest’anno, però, nonostante i camion con idranti in strada, i livelli sono così alti da rendere comunque l’aria irrespirabile.
Gli effetti
Differenti gli impatti negativi sulla salute, com’è facile immaginare. Nello specifico il riferimento va a cuore e polmoni dei cittadini sottoposti a tali livelli di inquinamento. Esposizioni prolungate aumentano il rischio di ictus, tumori ai polmoni, malattie cardiache e altre malattie respiratorie.
Aumenta inoltre considerevolmente il rischio di ricoveri a causa di aritmia, insufficienza cardiaca, ischemia e malattie cardiovascolari.
Ecco le parole del dottor Qurat ul Ain, impegnato da 15 anni in uno dei principali ospedali di Lahore: “Lo smog quest’anno è molto più alto rispetto agli anni precedenti. Lo è anche il numero di pazienti che ne soffrono gli effetti. Molte persone arrivano con difficoltà respiratorie o attacchi di tosse e occhi arrossati. Si tratta spesso di anziani, bambini e ragazzi, che hanno respirato quest’aria tossica mentre erano sul retro di motociclette. Consigliamo a tutti di non uscire di casa, indossare le mascherine e non toccarsi gli occhi”.