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Instagram è il social network più pericoloso per la salute mentale

Diversi studi hanno mostrato che Instagram è dannoso per la salute mentale e crea ansia e depressione soprattutto nelle ragazze adolescenti.

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Maridav/Shutterstock

Instagram è uno dei social network più popolari tra gli utenti di tutto il mondo. La piattaforma di Meta è molto apprezzata per le svariate funzionalità e sempre più persone la scelgono per condividere i momenti più belli della propria vita o per promuovere la propria attività. Tuttavia, il social ha anche un lato oscuro, che spesso non si vede (o non si vuol vedere), ma che può essere veramente pericoloso, soprattutto per i più giovani. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che Instagram è pericoloso per la salute mentale. Tale social avrebbe infatti più effetti negativi rispetto ad altre piattaforme, come Facebook o TikTok, portando a casi di ansia, depressione e non solo. Sebbene si sia consapevoli di ciò ormai da molti anni, ad oggi gli spiragli di miglioramento sembrerebbero ancora insufficienti.

Quali sono i rischi di Instagram

Come accennato, negli anni sono stati effettuati diversi studi relativi agli effetti negativi che i social network hanno sulla salute mentale degli utenti. A detta di molti ricercatori, questi sarebbero colpevoli di creare depressione, ansia, di generare privazione di sonno e portare molti utenti ad avere problemi con l’immagine del proprio corpo. Gli adolescenti, assidui frequentatori dei social, sarebbero i più colpiti da ciò, poiché facilmente influenzabili. Secondo un’indagine condotta nel 2017 dalla Royal Society for Public Health (un’associazione di carità britannica), Instagram sarebbe il social network più pericoloso per la salute mentale. Sembrerebbe, infatti, che la piattaforma eserciti maggiore impatto sulla psiche dei ragazzi intervistati. In particolare, come dichiarato da 7 utenti su 10, Instagram creerebbe delle difficoltà con l’immagine del proprio corpo e favorirebbe di più, insieme a Facebook, la comparsa dell’ansia. Al secondo posto, in questa triste classifica, si colloca Snapchat.

L’associazione di carità britannica, che si occupa soprattutto di educazione alla salute, ha intervistato circa 1500 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 24 anni, indagando sul rapporto tra la comparsa di alcuni problemi mentali e i social network. Oltre a Instagram e Snapchat, sono stati oggetto di indagine Facebook, Twitter e YouTube. Secondo i risultati della ricerca, l’unica piattaforma a non aver ottenuto una valutazione negativa è stata YouTube. Nello studio c’è stato spazio anche per il cyberbullismo: 2 utenti su 3 pensano che Facebook abbia peggiorato il fenomeno.

Instagram e salute mentale: ragazze adolescenti le più a rischio

A settembre 2021, il Wall Street Journal ha svelato i dati di una ricerca interna condotta da Meta, secondo cui il 32% delle adolescenti intervistate avrebbe dichiarato che “che quando si sentivano male con il proprio corpo, Instagram le faceva sentire peggio”. Naturalmente, ciò è dovuto alla “perfezione” dei corpi di modelle e influencer, che viene continuamente mostrata sul social network. Ma non è tutto. Nell’ottobre del 2023, 33 stati USA hanno fatto causa a Meta per lo stesso motivo. Secondo l’accusa Instagram è dannoso per la salute mentale dei minori e l’azienda ne era consapevole. Come si legge nella denuncia: “Menlo Park avrebbe sfruttato tecnologie potenti e senza precedenti per attirare, coinvolgere e in intrappolare giovani e adolescenti. Il suo scopo è il profitto”.

Nel corso degli anni Instagram ha preso alcuni provvedimenti in merito. Ad esempio, nel 2019 ha eliminato il contatore del numero dei like nei post per evitare lo stress che ciò poteva causare nei più giovani, quando questi ricevevano pochi “Mi piace”. Tuttavia, due anni più tardi ha deciso di fare un passo indietro e ad oggi sono ancora visibili. Instagram, come anche TikTok possono essere utili per condividere la propria quotidianità o per rilassarsi. Alcuni utenti hanno, soprattutto i giovanissimi, hanno però una vera e propria relazione morbosa con i social network. Quest’ultimi mostrano continuamente modelli di vita irraggiungibili e poco reali (canoni “estremi” di bellezza oppure lo stile di vita inarrivabile di molti influencer, tra ville a Dubai e macchine di lusso). Naturalmente, tutto ciò può avare effetti negativi su chi guarda.

Nonostante i vari studi in merito e le accuse mosse all’azienda, ad oggi le cose non sono cambiate di molto. Chissà se nel futuro l’azienda di Menlo Park riuscirà a davvero a fare qualcosa di concreto per evitare che l’uso dei suoi social possa gravare sulla salute fisica e mentale degli utenti.

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