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La casa di carta: 3 errori nella trama difficili da notare

Il Professore ha pensato a tutto, o forse no, qualcosa è sfuggita: attenzione a questi 3 errori della casa di carta.

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casa di carta 5 Fonte foto: JOCA_PH / Shutterstock.com

La casa di carta ha appassionato milioni di persone nel mondo: è la serie internazionale più vista sulla piattaforma Netflix. L’originario progetto di limitare la serie a pochi episodi è stato cambiato proprio di seguito al successo dell’assalto alla Zecca di Stato della banda dal volto coperto da Dalì.

Il Professore, è sicuramente il più acuto personaggio della casa di carta: impossibile non seguire i suoi ragionamenti e le avvincenti mosse per il colpo perfetto o per salvare il piano in numerose situazioni. Sembra sempre che tutto sia sotto controllo o quasi. Pochi spettatori si sono resi conto che nella casa di carta, qualcosa è sfuggito agli sceneggiatori. Diversi gli scenari poco verosimili, le ingiustizie evidenti di certe situazioni e talvolta è mancata quell’attenzione all’acutezza e al ragionamento, che ha fatto emergere, dei veri e propri errori nella narrazione.

L’errore nella rapina della casa di carta

All’inizio della prima parte della casa di carta, il Professore, per mettere in atto il suo piano di furto riunisce un gruppo di ladri. Il suo sogno è assaltare la Zecca di Stato di Madrid per stampare 2,4 miliardi di euro. Attenzione, nel colpo perfetto il professore non vuole rubare nulla, vuole produrre le banconote e poi portarle via. Questo è quanto avviene nella stagione 1 e 2, ma nella terza e quarta parte, il piano è differente.

Il Professore decide di entrare nella Banca di Spagna e rubare l’oro e i segreti di Stato per poter minacciare il governo spagnolo. Professore e compagni della banda dal volto di Dalì, non vogliono rubare o produrre denaro in carta. Questo  invalida completamente il titolo dell’amata serie.

L’identikit del professore nella casa di carta

C’è un momento di assoluta incertezza vissuta dal Professore. Sergio era stato visto in faccia da un uomo presente nella discarica che aveva fornito alla polizia un identikit. Il Professore, acuto come sempre, riesce ad hackerare i sistemi e parlare con l’uomo: minacciandolo lo porta a fargli cancellare lo schizzo. L’uomo va poi via decidendo di non collaborare.

Ora, non è davvero poco verosimile che la polizia non solo non cerchi di recuperare l’identikit, ma lasci andare via l’unica persona ad aver visto in viso il capo della banda, senza persuaderlo a dare altre informazioni?

Sempre in tema d’identikit, vi pare normale che di tutti gli ostaggi liberati nella prima stagione, nessuno fornisca un ritratto dei rapinatori?

L’energia elettrica della casa di carta

Un’ ultimo spunto. Possibile che con tutti quei poliziotti, agenti speciali e dell’intelligence spagnola a nessuno, episodio dopo episodio, sia venuto in mente che per fermare il colpo perfetto di Sergio e i suoi colleghi alla Zecca di Stato sarebbe bastato staccare l’energia elettrica per fermare i macchinari?

Sicuramente per non farci pensare a questo gli sceneggiatori, regista e attori sono stati bravi a tenerci incollati facendoci pensare ad altro.

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