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PMI E INDUSTRIA 4.0

Le 5 tendenze che stimolano l'adozione dell'industria 4.0

Lo sviluppo dell'industria 4.0 e della trasformazione digitale è favorito da cinque trend già in atto nel mondo industriale. Ecco quali cambiamenti portano

Industria 4.0 Fonte foto: Shutterstock

Il massiccio sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha moltiplicato le aspettative dei consumatori. La personalizzazione dei prodotti e la rapidità nella consegna – due delle richieste più pressanti da parte degli utenti – hanno portato le aziende a una sorta di “rincorsa continua” verso l’innovazione.

Ed è grazie all’industria 4.0 che il settore della manifattura tenta di restare al passo con le continue e pressanti richieste che arrivano dal mercato. Sin dalla sua introduzione nel 2011, il concetto di industria 4.0 si è evoluto e adattato a nuove necessità, riuscendo così ad affermarsi rapidamente negli ambiti più disparati. Si tratta, in breve, di un nuovo sistema di produzione che punta a digitalizzare i processi industriali tramite l’utilizzo di nuove tecnologie e nuovi modelli organizzativi. Un percorso favorito dallo sviluppo – contemporaneo o di poco precedente – di alcune tendenze tecnologiche: vediamole nel dettaglio.

Internet of Things

Utilizzo di sensori che rilevano il malfunzionamento di un macchinario (o di una sua parte), installazione di sistemi SCADA che consentono controllo e gestione a distanza, condivisione dei dati per efficientare il processo e ridurre i tempi di produzione. Queste sono solo alcune delle applicazioni pratiche dell’Internet of Things all’interno degli impianti industriali: novità che hanno permesso una maggiore velocità e flessibilità produttiva.

I sensori utilizzati per il controllo dei macchinari, inoltre, forniscono una grande quantità di dati riuniti poi nei Big Data. Queste informazioni sono utili non solo nell’immediato, ma anche nel medio e lungo periodo: l’analisi dei Big Data è fondamentale per fare previsioni sui flussi di vendita e adattare, così, la produzione all’effettiva domanda che arriva dal mercato.

Modello Everything as a service

Al classico modello commerciale basato sulla vendita di prodotti, si sta affiancando un nuovo modello mutuato dal mondo dell’informatica (e del software, in particolare). Si tratta del modello Everything-as-a-service (“Tutto come servizio” in italiano), nel quale le aziende vendono “pacchetti di utilizzo” anziché il prodotto in sé. Tutto nasce dal modello Software as a service, nel quale i software sono venduti in pacchetti adattabili alle esigenze degli utenti. In questo modo sia il processo produttivo sia quello di compravendita (basato su moduli componibili anziché su prodotti fatti e finiti) sono maggiormente flessibili e adattabili.

Personalizzazione di massa

Modelli produttivi più agili e flessibili permettono alle aziende di adattarsi completamente alle esigenze degli utenti/Acquirenti. Ciò ha aperto le porte alla personalizzazione di massa che, tra configuratori a distanza e stampanti 3D di qualunque dimensione (e capaci di stampare con qualunque tipo di materiale e non solo la plastica), permette agli utenti di richiedere alle aziende modifiche ad hoc.

Produzione agile

Tutti gli elementi e i fattori sin qui analizzati hanno a che fare con il concetto più ampio di produzione agile. L’evoluzione delle abitudini dei consumatori, come già detto, costringe le aziende manifatturiere ad adattarsi con sempre maggior velocità alle richieste del mercato e accorciare, di conseguenza, i cicli produttivi. Gli imprenditori, dunque, stanno trasformando i loro impianti affinché la creazione dei prodotti da immettere sul mercato sia più agile e flessibile. Un nuovo modello produttivo che fa sentire i suoi effetti su più piani: dai laboratori di ricerca e sviluppo al dipartimento di logistica e spedizione, tutti devono velocizzare le tempistiche interne così da poter restare in linea con le nuove richieste del mercato.

Big data, analisi dei dati e intelligenza artificiale

Come già accennato, i Big Data, l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo della fabbrica digitale e, di conseguenza, dell’industria 4.0. I sensori presenti negli impianti consentono di raccogliere dati di ogni genere e archiviarli all’interno di database di grandi dimensioni (i Big Data). Sono poi “passati al setaccio” da potenti computer con algoritmi di intelligenza artificiale alla ricerca di informazioni rilevanti per ottimizzare i processi produttivi e prendere decisioni di conseguenza.

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