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Messenger down su smartphone il 13 luglio, cosa sta succedendo

Dalle 9:00 del 13 luglio Messenger fa le bizze. La piattaforma di messaggistica di Facebook non dà la possibilità di accedere o inviare messaggi da smartphone

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Un utente usa Messenger dal suo smartphone Fonte foto: Shutterstock

C’è chi dice di non poter visualizzare chat e messaggi di gruppo, nonostante abbia diverse notifiche in sospeso. Chi, addirittura, neanche riesce a entrare, con l’app che si chiude autonomamente dopo pochi secondi. Insomma, un bel casino per gli ingegneri Facebook alle prese con Messenger down su smartphone.

Dalla prima mattinata (italiana) del 13 luglio, infatti, l’app di messaggistica di Facebook ha iniziato a dare problemi un po’ in tutta Europa, con Milano epicentro del disastro digitale. Dal capoluogo meneghino, infatti, sono partite gran parte delle segnalazioni su Messenger down, con gli utenti che lamentano sia l’impossibilità ad accedere alla piattaforma o a leggere i messaggi. Segnalazioni analoghe, però, arrivano anche da Parigi e Londra e alcune città dell’Est Europa. Insomma, Messenger non funziona in tutto il Vecchio Continente e nessuno sembra capire cosa sia effettivamente successo.

Messenger non funziona il 13 luglio, cosa sappiamo

Al momento, da Facebook non è giunta alcuna comunicazione riguardante il malfunzionamento della sua piattaforma di messaggistica istantanea. Come già detto, i problemi sembrano essere piuttosto estesi e riguardare le funzionalità base di Messenger. Probabile che tecnici e ingegneri Facebook stiano già indagando per individuare la causa di Messenger down, ma non è ancora dato sapere se e quando sarà possibile tornare a scambiare messaggi.

Anche le soluzioni “casalinghe” non sembrano dare risultati. Molti utenti, infatti, hanno provato a cancellare l’app e installarla da capo, ma senza riuscire ad accedere alla piattaforma o a leggere i messaggi in sospeso. Insomma, il problema che ha causato Messenger down riguarda probabilmente l’infrastruttura software gestita direttamente da Facebook e gli utenti non possono far altro che aspettare.