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Netflix dice basta alla condivisione della password

Netflix potrebbe mettere uno stop alla condivisione della password tra utenti con IP differenti, obbligandoli a sottoscrivere un abbonamento ad hoc

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un utente guarda netflix dal proprio PC Fonte foto: sitthiphong / Shutterstock.com

Quante volte, su Facebook o su altri social, hai letto: “Cercasi amici per dividere abbonamento Netflix”? Probabilmente molte, perché la condivisione della password di Netflix, e quindi dei costi dell’abbonamento, è una pratica abbastanza diffusa: secondo la stessa azienda circa il 10% degli utenti non paga.

Sembra poco, ma non lo è affatto: Netflix ha 160 milioni di utenti nel mondo, quindi ci sono almeno 15 milioni di utenti non paganti. Una pratica a lungo tollerata da Netflix, anche se nei suoi stessi termini di utilizzo l’azienda specifica che la password può essere condivisa solo all’interno del proprio nucleo domestico. Diversi report esterni a Netflix, però, lasciano pensare che tra poco la condivisione delle password potrebbe essere bloccata perché i servizi di streaming, non solo Netflix, ogni anno perdono miliardi di dollari tollerandola. Una situazione che è diventata non più insostenibile a causa della sempre maggiore concorrenza nel settore.

Quanto perde Netflix dalla condivisione delle password

Se Netflix parla di 10% degli utenti “a scrocco“, altri report come quello di Hub Entertainment Research danno cifre ben più allarmanti: quasi un terzo degli abbonati condivide l’account con almeno un’altra persona. Nella maggior parte dei casi si tratterebbe di abbonamenti da 15,99 euro al mese, cioè di quelli che permettono di vedere Netflix su quattro schermi in totale. Secondo Park Associates, inoltre, i vari servizi di streaming attivi nel mondo hanno perso quasi 9 miliardi di dollari nel 2019 a causa della condivisione degli account e delle password.

Perché Netflix potrebbe bloccare la condivisione delle password

Se fino ad oggi Netflix ha fatto finta di non vedere che molti suoi utenti condividono le password (e può vederlo molto facilmente: basta tracciare gli indirizzi IP di chi si connette), a breve potrebbe scegliere di aprire gli occhi. La concorrenza è sempre più agguerrita e, adesso, ci sono servizi alternativi di ottimo livello come Disney+ e Apple TV+. Per combattere la guerra dello streaming servono soprattutto contenuti esclusivi di altissima qualità. Per produrre questi contenuti servono soldi, molti soldi. Per fare soldi servirà probabilmente bloccare la condivisione delle password per far pagare anche quel 10% (o addirittura 30%) di utenti che oggi non hanno un abbonamento proprio.