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Come scoprire se il TV è compatibile con il nuovo digitale terrestre

Dal 2020 arriverà il nuovo digitale terrestre, ecco come verificare se il proprio TV supporta il nuovo standard richiesto

antenna tv Fonte foto: Shutterstock

Il digitale terrestre ha esordito dieci anni fa, procurando l’uscita di scena delle tv analogiche e dando il via ad un’offerta più ampia di opportunità e servizi. La tecnologia si prepara a vivere una nuova fase: nel 2020 debutterà la nuova generazione del digitale terrestre che rivoluzionerà il modo di guardare la televisione, ampliando l’offerta.

Molti utenti si stanno già preparando per accogliere la novità. Il protocollo si chiama dvb-t2 e il suo arrivo è legato ad un’altra importante rivoluzione, quella della rete 5G. Proprio come la connessione veloce, anche la nuova tecnologia funzionerà solo su dispositivi adatti. Molti consumatori si stanno quindi già chiedendo come scoprire se il TV è compatibile col nuovo digitale terrestre. È necessario comprare un nuovo apparecchio o è sufficiente aggiornare quello già in uso? Bisogna saper rispondere a queste domande e adeguarsi entro l’anno, per essere pronti ad accogliere il nuovo digitale terrestre.

Nuovo digitale terrestre: di cosa si tratta

L’arrivo del digitale terrestre di ultima generazione è alle porte. Siamo pronti a vivere una nuova era, quella del dvb-t2. La novità è regolata dall’Articolo 89 della Legge di Bilancio 2018, che riguarda proprio la ripartizione dello spettro in accordo con l’introduzione del 5G. La Normativa stabilisce che le emittenti TV dovranno trasferire le frequenze su una banda diversa rispetto a quella usata oggi, e tutto ciò dovrà avvenire entro il 2022. La banda, una volta lasciata libera, potrà essere occupata dagli operatori telefonici per diffondere il 5G.

Digitale terrestre 2020: quando e quali zone sono interessate

La diffusione del nuovo digitale terrestre avverrà in modo graduale nei diversi territori italiani. Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2020 interesserà Sardegna, Umbria, Lazio, Campania, Toscana e Liguria. Dal 1° giugno al 31 dicembre 2020 si diffonderà in Lombardia (tranne Mantova e Provincia), Piacenza e provincia, Trentino Alto-Adige, Piemonte e Valle d’Aosta. Dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 coinvolgerà la provincia di Catanzaro, quella di Reggio Calabria, Sicilia, Vibo Valentia e relativa provincia. Le ultime zone interessate, dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 saranno Veneto, provincia di Mantova, Friuli-Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata, Marche, Puglia e provincia di Cosenza e Crotone.

In base al periodo interessato, ogni utente deve adattare il proprio TV al nuovo digitale terrestre. Vediamo come fare.

La tua Tv è compatibile col digitale terrestre?

Per ottenere questa informazione bisogna conoscere le specifiche del proprio apparecchio televisivo: deve avere un decoder integrato dvb-t2, ed essere compatibile con la decodifica dello standard h265/hevc alias High Efficiency Video Coding.

Solitamente, i televisori acquistati dal 2017 in poi sono compatibili. Infatti, per legge tutti i negozi da quel momento erano obbligati a vendere Tv col decoder di ultima generazione integrato. Questi dispositivi hanno anche un contrassegno che comunica la compatibilità: è un bollino rosso con la scritta Dgtvi Platinum. Le tv acquistate più di quattro anni fa solitamente non sono compatibili.

Se la Tv è compatibile, occorre attendere l’arrivo del digitale terrestre per usarlo senza problemi. Ma se non c’è alcune compatibilità?

Tv non compatibile con nuovo digitale terrestre: cosa fare?

In questo caso, le possibilità sono due. La prima è quella di acquistare un decoder con standard dvb-t2 e hevc ad un prezzo di 35 euro circa. L’alternativa è comprare un nuovo TV con la certezza che abbia tutte le carte in regola per supportare il digitale terrestre. Infatti, come abbiamo già detto, a partire dal 2017 gli apparecchi devono per Legge supportare il nuovo standard.

Il Governo ha già approvato delle agevolazioni per l’acquisto dei nuovi decoder, dando precedenza alle famiglie esonerate dal canone Rai a causa del reddito basso. Ma per conoscere ulteriori dettagli occorre attendere ancora qualche mese.