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Apple mac studio con studio display Fonte foto: Apple
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Nuovo Mac Studio: un computer con un chip così non si era mai visto

Apple mostra i muscoli e presenta il nuovo chip M1 Ultra, il nuovo computer Mac Studio e il nuovo monitor Studio Display: tecnologia al top, ma a caro prezzo

Tutte le previsioni sull’evento Apple Peek Performance si sono avverate, dall’iPhone SE3 all’iPad Air 2022, passando per il nuovo e inedito computer Mac Studio, con annesso monitor Studio Display. E, a dirla tutta, era corretta anche l’indiscrezione su un nuovo chip della gamma Apple Silicon: dentro il Mac Studio, infatti, batte un cuore M1 Ultra.

Il Mac Studio è un computer nuovo per la gamma Apple, destinato al mercato dei creator e dei professionisti, anche se non è esattamente un Mac Pro. L’unico altro prodotto Apple al quale potrebbe essere assimilato è il Power Mac G4 Cube del 2000, che non ebbe una grande fortuna a causa di diversi limiti tecnici. Sulla carta, invece, Mac Studio ha le caratteristiche tecniche per avere molto successo, seppur in un mercato di nicchia e con un prezzo di vendita particolarmente elevato. Anche perché, lo precisiamo, Mac Studio è solo il computer, poi bisogna comprare a parte il monitor e, per questo, Apple ha presentato anche lo Studio Display Retina 5K.

Mac Studio: come è fatto

Esteticamente, il nuovo Mac Studio è un Mac Mini anabolizzato: è più alto, ma con la stessa base, gli stessi materiali e colori. Le dimensioni complessive sono di 19,7×19,7×9,4 cm, quindi parliamo comunque di un computer molto piccolo e persino trasportabile in uno zaino.

Non è il Mac più bello di sempre, va detto, ma è il più potente se viene configurato con il nuovo chip M1 Ultra. A differenza dei precedenti M1, M1 Pro ed M1 Max, il nuovo chip M1 Ultra ha bisogno di una buona areazione e, per questo, buona parte del volume interno del Mac Studio è occupato dal sistema di raffreddamento.

Con Mac Studio, finalmente, Apple mette un po’ da parte il design in favore della comodità d’uso: sul frontale troviamo il lettore di schede SD (su altri prodotti Apple era posizionato sul retro, scelta assai discutibile), e due porte USB (che diventano Thunderbolt nella configurazione con M1 Ultra). Sul retro, oltre al connettore di alimentazione (che non è magnetico, come sul nuovo iMac), troviamo 4 porte Thunderbolt, una porta di rete LAN, due USB di tipo A, una HDMI, un ingresso per le cuffie professionali ad alta impedenza e il pulsante di accensione.

Poi c’è una grande griglia forata per l’aerazione, dalla quale l’aria esce dopo essere entrata dalla base di Mac Studio, anch’essa forata, ed essere passata dai dissipatori interni.

Il nuovo chip M1 Ultra

Mac Studio può essere configurato con il già noto M1 Max oppure con il nuovo chip M1 Ultra. Quest’ultimo, in pratica, è un M1 Max doppio, in un chip solo. E’ il processore Apple più potente di sempre e, molto probabilmente, anche il più potente al mondo per il mercato consumer.

Fisicamente sono due chip M1 Max uniti tramite il connettore ad altissima velocità UltraFusion, quindi le caratteristiche tecniche di M1 Ultra equivalgono al doppio di quelle di M1 Max: CPU con 20 core, 16 dei quali ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza, e GPU con un massimo di 64 core.

La memoria RAM è sempre integrata dentro al chip, quindi non può essere espansa in un secondo momento, ma può comunicare con i core in modo molto più veloce: nella configurazione di punta si arriva a 800 GB/s, un valore da super computer per i calcoli del meteo.

In totale M1 Ultra è composto da 114 miliardi di transistor, nella versione con 128 GB di memoria RAM, e a detta di Apple può riprodurre contemporaneamente fino a 18 flussi video in 8K non compressi ProRes. Un carico di lavoro che, probabilmente, devono affrontare solo i creator di Disney Pixar o di altre major cinematografiche.

Studio Display: come è fatto

Mac Studio, come accennato, è solo il computer: manca il mouse, la tastiera e, soprattutto, il monitor. Monitor che può essere (ma non è obbligatorio), il nuovo Studio Display da 27 pollici con risoluzione 5K.

A parte la qualità del display, come al solito molto alta, Apple ha curato anche l’audio e le funzionalità aggiuntive. Tanto che il nuovo Studio Display integra al suo interno un chip Apple A13 Bionic, lo stesso usato per gli iPhone 11. Tale chip ha il compito di gestire la parte audio, composta da sei altoparlanti, e la videocamera grandangolare da 12 MP integrata nella cornice del display.

Videocamera dotata di funzione Center Stage, cioè l’inquadratura automatica che in pratica riconosce le persone all’interno dell’inquadratura e le “segue” mantenendole sempre inquadrate e sempre a fuoco, anche se si muovono.

Mac Studio e Studio Display: i prezzi e disponibilità

Ma veniamo al punto dolente che, come sempre quando si parla di prodotti Apple, è il prezzo: sia Apple Mac Studio che Apple Studio Display hanno prezzi di partenza decisamente alti, che diventano altissimi se si esagera con gli optional.

Mac Studio si può già ordinare, con consegne a partire dal 18 marzo, sia con chi M1 Max che con chip M1 Ultra. Il prezzo in versione M1 Max parte da 2.349 euro, in versione M1 Ultra da 4.659 euro.

Studio Display si può già ordinare, con consegne a partire dal 18 marzo, ad un prezzo di 1.799 euro per la versione standard e 2.049 euro per la versione con vetro “nanotexture” (il trattamento antiriflesso di Apple). Entrambe le versioni, però, hanno il supporto regolabile solo in inclinazione: per avere il supporto regolabile anche in altezza si devono aggiungere 500 euro.

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