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Sta succedendo qualcosa di strano ai binari dei treni. Ed è colpa del caldo

Binari e rotaie che si deformano sono un'altra conseguenza delle eccessive ondate di calore degli ultimi tempi, ma esistono delle soluzioni.

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Le intense ondate di calore che stanno provocando diversi effetti (e ben visibili), hanno un risvolto anche su quello che sin dalla sua invenzione è uno dei mezzi di trasporto più utilizzati: il treno. O meglio, sulle rotaie su cui questo mezzo viaggia. I binari sono progettati per contenere un’eventuale espansione del metallo di cui sono composti, ma l’aumento eccessivo delle temperature fa sì che non vi riescano. Le rotaie cambiano forma e ciò rappresenta un grande pericolo.

Le rotaie dei treni cambiano forma per il caldo

Come anticipato, non è un segreto che i binari dei treni siano progettati apposta per “prevedere” e arginare quindi un’eventuale espansione dei metalli di cui sono composti. Fenomeno del tutto naturale, specialmente a certe temperature. Quel che gli ingegneri non avevano messo in conto è che le temperature si sarebbero alzate a livelli tali da provocare un rigonfiamento delle rotaie talmente consistente da non permettere più alle traversine sottostanti di contenerle.

Le rotaie si riscaldano al punto da gonfiarsi e deformarsi, diventando ondulate e raggiungendo il cosiddetto raggio di curvatura del sole. Questo fenomeno fa sì che i binari si disallineino, talvolta che la rotaia si pieghi perdendo la sua forma rettilinea ed è per queste ragioni che, com’è ovvio, questo surriscaldamento del metallo può rappresentare un vero pericolo per i viaggiatori. 

Esistono delle soluzioni a questo problema? La più comune e semplice è la stessa già attuata ad esempio negli USA, in particolare nella tratta che va da Washington DC a Boston. Quando la temperatura della rotaia raggiunge gli 80°C, la Amtrak limita la velocità dei treni a 50 km/h. Provoca certamente un disagio nei passeggeri che subiscono ritardi (e in molti se ne sono lamentati) ma al contempo evita la piegatura dei binari di cui sopra.

Arginare il fenomeno, le possibili soluzioni

Ma davvero rallentare i treni è l’unica soluzione possibile? Ovviamente no. Con il peggioramento delle ondate di calore estremo sono sempre più i binari destinati a subire questa “trasformazione”. Come riporta Scientific American, citando a sua volta un articolo pubblicato da Grist, uno studio del 2019 ha stimato che “la rete ferroviaria statunitense potrebbe vedere costi di ritardo aggiuntivi per un totale compreso tra 25 e 45 miliardi di dollari entro il 2100, in uno scenario che presupponeva un calo delle emissioni di gas serra nei prossimi 20 anni”. Il calore è un problema molto più grande e difficile da gestire per gli operatori ferroviari: “Le ondate di calore tendono a essere regionali, quindi gli impatti possono essere enormi – ha affermato Jacob Helman, uno degli autori di quello studio del 2019 e consulente senior per il clima presso Resilient Analytics, che fornisce valutazioni della vulnerabilità delle infrastrutture, riporta sempre la rivista scientifica.

Le aziende stanno provando ad attuare diverse soluzioni in vista di ondate di calore sempre più intense e lunghe. Alcune ferrovie si servono già di sensori remoti per determinare in tempo reale la temperatura delle rotaie, affiancandovi simulazioni digitali per capire come rendere i binari più resistenti alla deformazione, incluse immagini satellitari e intelligenza artificiale.

Operatori e ingegneri ferroviari hanno anche messo a punto tecniche di installazione delle rotaie stesse, saldandole ad esempio in giorni con condizioni climatiche favorevoli così da fissarle a una “temperatura neutra”, ovvero la “temperatura media”. Farshid Vahedifard, professore di ingegneria civile e ambientale alla Tufts University che studia l’impatto del cambiamento climatico sulle infrastrutture, ha spiegato: “Questo aiuta a garantire che la rotaia rimanga stabile durante le fluttuazioni di temperatura“. Un’opzione, dunque, potrebbe essere montare le rotaie in giornate particolarmente calde così da “prepararle” ad affrontare le folli temperature raggiunte in determinate zone.

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