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Ora puoi comprare il primo vero campione lunare: dove trovarlo

La casa d'aste Bonhams vende preziosi reperti dal primo viaggio dell'uomo sulla Luna, raccolti da Armstrong nel 1969. La base d'asta parte da 800mila euro

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Ora puoi comprare il primo vero campione lunare: dove trovarlo Fonte foto: Press Bonhams

Quante volte ci capita di tornare da un viaggio con la valigia piena di souvenir per arredare la casa o da regalare agli amici? Spesso cerchiamo l’oggetto più etnico e particolare possibile. Ora possiamo farlo anche con viaggi non effettivi, e che viaggi: quelli sulla Luna, per esempio.

I campioni lunari

Sembra irreale, ma è così: pezzi microscopici della Luna trovati all’interno di una borsa usata per proteggere il primo campione lunare raccolto dagli astronauti. Sono gli stessi che verranno battuti all’asta dopo che la NASA ha ceduto i diritti di proprietà.

La casa d’aste Bonhams ha un intero settore dedicato a oggetti e cimeli in qualche modo legati alla conquista dello spazio: da qualche giorno alla lista si è aggiunto anche “il primo campione lunare raccolto dall’umanità”. Il lotto è composto da cinque campioni di alluminio, quattro dei quali si dice siano rivestiti di particelle del primo campione lunare che Neil Armstrong ha raccolto poco dopo essere diventato la prima persona a camminare sulla Luna, nel luglio 1969.

Il cosiddetto “campione di contingenza” che verrà messo all’asta comprende 492 grammi di materiale più fine di 1 centimetro e anche 12 frammenti di roccia più grandi di 1 cm.

L’asta di Bonhams

La casa d’aste che si è aggiudicata il prezioso pacchetto, la Bonhams, prevede che le minuscole tracce provenienti dalla base spaziale sul Mare della Tranquillità saranno vendute a una base d’asta tra gli 800mila e il milione e mezzo di dollari: il grande evento sarà il 13 aprile a New York.

Secondo lo specialista della Bohnams che si è occupato del passaggio di proprietà, Adam Stackhouse, la cosa più affascinante è che i campioni siano legati alle prime parti di materiale lunare mai toccate e raccolte da un astronauta sul nostro satellite, appena sceso dalla navicella che lo aveva portato lì.

Si tratta di materiale che doveva essere una scorta da riportare agli scienziati sulla Terra nel caso in cui fosse stato necessario anticipare il ritorno sul nostro pianeta o se non fosse stato possibile ritornare sulla Luna – cosa che invece è successa, e ci ha procurato nuovi campioni lunari che abbiamo appena aperto, dopo 50 anni di chiusura ermetica.

Nonostante le loro piccole dimensioni, Stackhouse ha spiegato che i campioni lunari sono unici, perché sono legati alla missione spaziale Apollo 11, uno dei momenti che hanno segnato un punto di svolta nella storia dell’umanità.

Come dicevamo, Bonhams mette all’asta una serie di oggetti legati alle esplorazioni spaziali: oltre alle particelle lunari, la vendita di Bonhams comprende infatti altri 20 lotti di cimeli della storia dello spazio, tra cui un pezzo del razzo che ha lanciato il primo satellite del mondo: si tratta di un frammento di alluminio di 24×3,6 cm che è stato rimosso da un serbatoio di ossigeno del razzo R7, che ha spedito in orbita lo Sputnik 1, dal cosmonauta sovietico Georgy Grechko, che come giovane ingegnere partecipò al lancio di questo primissimo satellite il 4 ottobre 1957.

Ma non è l’unica casa d’aste con oggetti legati al mondo dello spazio: è notizia recente che Sotheby’s ha nel suo repertorio il diamante Enigma, che potrebbe avere origini aliene.