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SCIENZA

Un pericoloso parassita, la larva della mosca assassina, torna a minacciare il bestiame

Tra Messico e U.S.A. è riapparso un pericoloso parassita che minaccia una vera infestazione: è la larva della mosca assassina, in grado di "magiare il bestiame vivo"

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Pericoloso parassita Fonte foto: 123RF

Allarme in America centrale e Messico: sembra essere tornato un pericoloso parassita che attacca atrocemente il bestiame.

Come riconoscerlo e quali sono le preoccupazioni che desta sia tra gli allevatori, sia a livello industriale?

Mosca assassina: identikit di un pericoloso parassita

Il ritorno della mosca assassina (Cochliomyia hominivorax), un parassita capace letteralmente di divorare il bestiame vivo, sta destando preoccupazioni lungo il confine tra Messico e Stati Uniti. Dopo decenni in cui il parassita era stato sradicato dal Nord America, la sua ricomparsa in diversi Paesi al centro del continente rappresenta una minaccia sia per l’industria zootecnica che per gli ecosistemi locali.

La mosca assassina, dal corpo blu-verde metallico, depone le uova vicino alle ferite aperte degli animali. Quando esse si schiudono, le larve vanno a nutrirsi della carne viva dell’ospite, penetrando nei tessuti grazie alle loro potenti mandibole.

Tale ciclo infestante può causare gravi danni ai mammiferi, colpendo prevalentemente i bovini, così come animali selvatici, domestici e persino esseri umani. In molti casi, le infestazioni si rivelano fatali, sia per le infezioni che per il grave stress fisiologico causato agli animali.

La situazione attuale è esplosa nel novembre 2024, quando le autorità statunitensi hanno deciso di sospendere temporaneamente l’importazione di bovini dal Messico a causa del rilevamento del parassita nello stato di Chiapas. Questa scoperta segue a una serie di segnalazioni preoccupanti provenienti da Costa Rica, Nicaragua, Honduras e Guatemala. La mosca assassina, infatti, sta rapidamente avanzando verso il nord, favorito da fattori come il contrabbando di bestiame, un problema che aggrava ulteriormente la difficoltà di contenere il contagio.

Il Messico ha intensificato i controlli sanitari introducendo misure come bagni antiparassitari, trattamenti delle ferite nei capi di bestiame e la distribuzione di larvicidi. Tuttavia, il traffico illecito di animali attraverso il confine meridionale del Paese rappresenta una sfida enorme. Nonostante i tentativi del governo messicano di reprimere il commercio illegale, la vasta rete di traffico clandestino consente al parassita di diffondersi rapidamente da un Paese all’altro.

Le conseguenze economiche dell’infestazione

L’impatto economico di un’eventuale reintroduzione stabile della mosca assassina in Messico e negli Stati Uniti potrebbe essere devastante. Solo nel 2023, il Messico ha esportato carne bovina e bovini vivi per un valore di circa 3 miliardi di dollari agli Stati Uniti. La chiusura del confine non solo minaccia il commercio, ma aumenta anche i costi per la gestione e l’eliminazione del parassita.

Secondo recenti stime, le infestazioni rilevate nel 2024 ammontano a oltre 36.000 casi documentati in America Centrale e Panama. Paesi come Nicaragua e Honduras hanno associato l’origine delle nuove infestazioni al transito illegale di animali attraverso i loro confini.

Questo scenario rappresenta una minaccia anche per la salute pubblica e la conservazione della fauna selvatica. I parchi nazionali e le aree protette rischiano di diventare focolai attivi, poiché gli animali selvatici possono fungere da vettori involontari del parassita. Il rischio di una diffusione incontrastata del contagio sottolinea l’importanza di una collaborazione internazionale per la gestione del problema. Sterminare la mosca assassina richiede un approccio integrato, con campagne di prevenzione, educazione degli allevatori e rigidi controlli sul traffico animale.

La storia di questo pericoloso parassita è un esempio emblematico di come la gestione sanitaria transfrontaliera sia cruciale per prevenire disastri ecologici ed economici. Negli anni passati, il successo delle campagne di profilassi ha dimostrato che è possibile controllare il parassita, ma solo con sforzi coordinati e continui.

Oggi, di fronte alla minaccia di una nuova diffusione della mosca assassina, è essenziale agire rapidamente per evitare che un nemico già sconfitto in passato torni a devastare il bestiame e l’economia agricola del continente.

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