Il picco dell'attività solare arriverà prima del previsto: quali "turbolenze" dobbiamo aspettarci?
Problemi all'orizzonte nel 2024, a causa di un'attività solare più intensa del previsto. Ecco la situazione attuale e perché i nostri satelliti potrebbero avere dei problemi
Il prossimo anno potrebbe portare con sé una “sorpresa”. Un picco di intensità nell’attività del Sole, che andrà a superare in maniera netta le previsioni effettuate. Un innalzamento previsto in realtà nel 2025 e che invece annulla le analisi condotte. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Ciclo solare
Lo Space Weather Prediction Center, abbreviato con Swpc, ha pubblicato una previsione aggiornata di quello che è l’attuale andamento del ciclo solare. Si tratta nello specifico del venticinquesimo. Non assoluto, sia chiaro, ma da quando la comunità scientifica ha iniziato a osservarli e studiarli con estrema attenzione.
Gli esperti ritengono che le previsioni sull’attività solare vadano riviste in maniera netta. Le cifre non mentono e l’intensificazione registrata lascia pochi dubbi. Il margine d’interpretazione è davvero risicato e ciò vuol dire che nel 2024 dovremo fronteggiare condizioni annunciate per il 2025, in maniera quasi certa.
Occorre però fare un passo indietro fino al 2019, quando il panel di esperti convocato da Noaa, Nasa e International Space Environment Services aveva previsto che anche l’attuale ciclo solare sarebbe stato debole. Come il precedente, del resto. Il picco era stato indicato per luglio 2025, con un numero massimo di 115 macchie solari. Stando a quanto accaduto fino a oggi, nessun problema registrato nelle previsioni, con il ciclo in fase di conclusione che è stato uno dei più deboli degli ultimi 100 anni. In piena linea con il precedente, caratterizzato da 116 macchie ben al di sotto della media di 179.
L’unico problema riguarda però il picco, che risulta in anticipo di un anno. È decisamente interessante come siamo giunti a questa nuova analisi, dal momento che per ottenerla è stato messo in atto un nuovo sistema sperimentale.
Nuova previsione sull’attività solare
L’accuratezza delle previsioni condotte quattro anni fa impallidisce dinanzi al nuovo sistema sperimentale utilizzato dalla comunità scientifica. In materia di cicli solari, possiamo oggi essere molto più precisi e dettagliati.
I calcoli indicato un culmine tra gennaio e ottobre 2024, con un numero di macchie solari compreso tra 137 e 173. Una sostanziale differenza rispetto al precedente, dunque. Non siamo più nel novero dei cicli più bassi dell’ultimo secolo, per quanto si rientri perfettamente nella media che, ricordiamo, è di 179 macchie.
Questo tipo di intensità, non previsto, non ci pone però al riparo da turbolenze del meteo spaziale, anche se contenute. Ciò potrebbe concretizzarsi in un funzionamento dei satelliti a tratti contrastato. Ciò avrà ovviamente un impatto su reti elettriche, telecomunicazioni e sistemi Gps. Nel corso del 2024 saranno di certo temi che ci ritroveremo ad affrontare.
Dovrebbero essere confermate, dunque, le previsioni di Scott McIntosh, esperto del National Center for Atmospheric Research, e Robert Leamon, ricercatore della Nasa. Stando alle loro analisi, il ciclo solare 25 sarà particolarmente intenso, in contrasto con quanto sottolineato negli ultimi anni.
In merito si è espresso Mark Miesch, del gruppo di esperti del Swpc: “Ci aspettiamo che la nuova previsione sperimentale possa essere molto più accurata rispetto a quella precedente del 2019. A differenza di quanto fatto in passato, stavolta sarà continuamente aggiornata, su base mensile, non appena saranno a nostra disposizione delle nuove osservazioni di macchie solari. Tutto ciò rappresenta un cambiamento piuttosto significativo”.