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"I più antichi mai trovati": scoperti fossili di una nuova specie

Alcuni fossili incredibili sono stati appena ritrovati in America: sono i più antichi del loro genere, e appartengono ad una specie finora sconosciuta.

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Anche se non vengono propriamente considerate creature graziose e simpatiche, i pipistrelli hanno un loro fascino incredibile: ancor di più oggi, grazie ad una nuova scoperta davvero interessante. Diffusi praticamente in tutto il mondo, questi animali vantano quasi 1.300 specie e rappresentano ben il 20% dei mammiferi sulla terra (sono il secondo gruppo più numeroso dopo i roditori). I fossili rinvenuti in America ormai tempo fa, ma solamente ora studiati con più attenzione, potrebbero contribuire a riscrivere la loro storia.

In America sono riemersi antichi fossili di pipistrello

Un team di paleontologi guidato da Tim Rietbergen, responsabile della raccolta dei pipistrelli presso il Naturalis Biodiversity Center di Leiden (nei Paesi Bassi), ha studiato alcuni fossili davvero speciali. Custoditi da tempo tra le collezioni dell’American Museum of Natural History e del Royal Ontario Museum, oggi ci rivelano qualcosa di sorprendente. Questi fossili sono stati scoperti in una regione nel sud-ovest del Wyoming, dove si trova l’area conosciuta come la Formazione del Green River. Qui i sedimenti di alcuni antichissimi laghi racchiudono scheletri di animali in perfetto stato di conservazione, in particolar modo pesci.

Sono però stati rinvenuti anche alcuni fossili di pipistrelli, che sembrerebbero essere gli esemplari più antichi al mondo. Sulla base della loro posizione stratigrafica, dovrebbero infatti risalire a circa 52 milioni di anni fa. Questa non è l’unica loro caratteristica da record: ad una più attenta analisi, gli scheletri sono stati attribuiti ad una nuova specie finora sconosciuta. Presso la Formazione del Green River sono stati ritrovati 30 fossili di pipistrello, appartenenti (così si credeva fino ad ora) a due sole specie. “Avevamo sentito parlare di una specie di pipistrelli più piccola, ma ci è voluto un po’ affinché un simile esemplare fosse portato alla nostra attenzione” – ha raccontato Rietbergen, autore dello studio pubblicato su Plos One.

Le caratteristiche della nuova specie di pipistrelli

I pipistrelli ritrovati nel Wyoming appartengono alla nuova specie Icaronycteris gunnelli, il cui nome è un omaggio a Gregg Gunnell, che ha contribuito allo studio di questi animali e della loro evoluzione presso il Museo di Paleontologia del Michigan. Questi esemplari sono leggermente più piccoli rispetto a quelli appartenenti alla specie Icaronycteris index, considerata la più vicina a quella appena scoperta. “Quando ho visto per la prima volta lo scheletro, ho subito pensato che fosse diverso. Dopo aver confrontato le misure con altri pipistrelli, si è chiaramente distinto come una nuova specie” – ha affermato Rietbergen.

A seguito di alcune scansioni dettagliate dei fossili, gli esperti ipotizzano che questi pipistrelli pesassero tra i 22 e i 29 grammi e potessero entrare tranquillamente nel palmo di una mano, con le ali ripiegate sul corpo. Il ritrovamento di questi scheletri potrebbe aprire nuove porte nello studio dell’evoluzione dei pipistrelli. “C’è ancora molto che non sappiamo. Una volta che avremo una buona visione della loro diversità, potremo studiare gli adattamenti evolutivi e forse trovare indizi che ci avvicinino alla scoperta dell’antenato dei pipistrelli”. In effetti, le loro origini sono tutt’oggi ancora incerte: difficilmente i loro scheletri si mantengono in buono stato di conservazione, quindi ai paleontologi mancano fossili integri per poter compiere studi più approfonditi.

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