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Qual è la temperatura sulla Luna?

Che temperatura c’è sulla Luna? Il nostro satellite è molto inospitale dal punto di vista atmosferico: l’escursione termica è inconciliabile con la vita umana.

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Qual è la temperatura sulla Luna Fonte foto: Shutterstock

Quanti gradi ci sono sulla Luna? Tantissimi di giorno e pochissimi di notte. Per quantificare in modo esatto, si passa da +130 gradi Celsius di giorno ai –140 gradi Celsius di notte. L’escursione termica sulla Luna, misurata sulla sua superficie, è dovuta alla mancanza di atmosfera, ovvero quello strato protettivo che sulla Terra evita che il Sole bruci piante e animali durante le ore diurne e che mantiene il calore nelle ore notturne.

In pratica la temperatura lunare oscilla fra il caldo bollente e il gelo assoluto a seconda di dove batte il Sole. Va infatti ricordato che la rotazione della Luna sul proprio asse dura 27 giorni. Le ore di luce su un lato della Luna durano circa 13 giorni e mezzo e altrettanto dura l’oscurità.

Qual è il meteo sulla Luna?

Sulla Luna non ci sono le stagioni, perché come detto manca l’atmosfera. In realtà una missione NASA denominata LACE (Lunar Atmospheric Composition Experiment) ha rivelato nell’atmosfera lunare, per quanto molto sottile, tracce di metano, anidride carbonica, elio, ammoniaca e argon.

Nel 2017 un comunicato dell’agenzia spaziale americana confermava: “La ricerca realizzata da Debra Needham, vulcanologa planetaria al Marshall Space Flight Center della NASA e dallo scienziato planetario David Kring, del Lunar and Planetary Institute di Houston, in Texas, suggerisce che miliardi di anni fa la Luna aveva in effetti un’atmosfera.

L’antica atmosfera lunare era più spessa dell’atmosfera di Marte oggi ed era probabilmente in grado di alterare le rocce e di produrre tempeste di vento. Probabilmente, cosa più importante, potrebbe essere una causa parziale, se non totale, dell’acqua rinvenuta sulla Luna”. Così si spiegherebbero le scoperte di zone ghiacciate sulla Luna rivelatrici di un qualche tipo di “ciclo vitale dell’acqua” sul sabbioso satellite della Terra.

Quando i raggi del Sole colpiscono la superficie lunare la scaldano fino a circa +260 gradi Fahrenheit, viceversa quando la nostra stella tramonta, le temperature tracollano fino a -280 gradi Fahrenheit

Giorno lunare e giorno terrestre

In ogni caso tornando all’affermazione iniziale, sulla Luna non ci sono le stagioni come siamo abituati a conoscerle sulla nostro pianeta e non solo per la differenza di atmosfere, ma anche per le diverse inclinazioni dell’asse. La Terra si inclina su un’asse di circa 23,44 gradi e tale inclinazione assiale, mentre il nostro pianeta orbita attorno alla sua stella, il Sole, fa sì che le diverse zone terrestri vengono riscaldate in modo differente. Ecco perché quando è estate nell’emisfero settentrionale (boreale), è inverno nell’emisfero meridionale (australe).

Sulla Luna invece la situazione è completamente diversa, perché il satellite si inclina sul proprio asse di circa 1,54 gradi: in pratica la Luna sta quasi eretta e non ha alcuna variazione stagionale. Ciò nonostante, la sua inclinazione fa sì che ci siano zone, ai poli lunari, costantemente in ombra e mai toccate dalla luce del giorno. La rotazione sull’asse, come detto, ha una durata diversa rispetto alla Terra, cosicché un singolo giorno lunare dura circa due settimane terrestri.

Quale era la temperatura sulla Luna nello sbarco degli astronauti?

A questo punto potrebbero sorgere delle domande su come sia stato possibile l’allunaggio, con le missioni Apollo, in condizioni così estreme dal punto di vista ambientale. Tali dubbi sono stati cavalcati dalla teoria del complotto, secondo la quale lo sbarco sulla Luna sarebbe un falso storico. Ora, senza tenere conto del fatto della protezione assicurata agli astronauti dalla tuta e dal casco spaziale, va detto che i responsabili della missione studiarono attentamente il piano di sbarco.

In particolare gli uomini che hanno camminato sulla Luna, a cominciare da Neil Armstrong e da Buzz Aldrin di Apollo 11 (anno 1969), lo hanno fatto in condizioni di sicurezza. Le zone scelte per l’allunaggio erano in prossimità della zona denominata ‘terminatore’, ovvero a ridosso della linea di demarcazione fra notte e giorno e il momento nel quale furono autorizzate le passeggiate fu poco dopo l’alba locale, quando le temperature erano abbastanza miti da non ‘arrostire’ gli equipaggi.