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Qualcosa minaccia la vita sui pianeti come la Terra: è stata identificata

Gli astronomi hanno identificato una minaccia per la vita sui pianeti come la Terra, con conseguenze preoccupanti: siamo in pericolo?

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Qualcosa minaccia la vita sui pianeti come la Terra? Stando a uno studio pubblicato di recente sulla rivista The Astrophysical Journal pare proprio di sì. Gli astronomi, utilizzando i dati del Chandra X-Ray Observatory della NASA e di altri telescopi spaziali, sono giunti alla conclusione che i raggi X emessi durante le esplosioni stellari "possono colpire pianeti distanti oltre cento anni luce" dal punto dell’evento specifico. Tutto ciò delinea nuove prospettive sullo studio degli esopianeti e della loro abitabilità.

Identificata minaccia alla vita dei pianeti come la Terra

Lo studio dal titolo X-Ray-luminous Supernovae: Threats to Terrestrial Biospheres, pubblicato su The Astrophysical Journal lo scorso 20 aprile 2023 e firmato dagli autori Ian Brunton, Connor O’Mahoney e Brian Fields dell’Università dell’Illinois, Adrian Melott dell’Università del Kansas e Brian Thomas della Washburn University nel Kansas, è il risultato dell’osservazione e dell’analisi dei dati del Chandra X-Ray Observatory della NASA, dello Swift Gamma Ray Burst Explorer, della missione NuSTAR, dell’osservatorio XMM-Newton dell’ESA e di altri telescopi spaziali.

Grazie a questo copioso materiale, gli astronomi sono giunti alla conclusione che esista qualcosa che minaccia seriamente la vita sui pianeti – Terra inclusa – anche quando si trovano a centinaia di anni luce di distanza dal fulcro dell’evento specifico. In particolare si riferiscono agli intensi raggi X che si generano dall’esplosione di una stella e hanno dimostrato che questi sono in grado di colpire pianeti a grandi distanze.

"Questa nuova minaccia proviene dall’onda d’urto di una supernova che colpisce il gas denso che circonda la stella esplosa – si legge sul sito della NASA – (…). Quando si verifica questo impatto, può produrre una grande dose di raggi X che raggiunge un pianeta simile alla Terra [esopianeta di tipo terrestre, ndr] (…) mesi o anni dopo l’esplosione e può durare per decenni. Un’esposizione così intensa potrebbe innescare un evento di estinzione sul pianeta".

Basandosi sull’analisi delle osservazioni ai raggi X di 31 supernove, lo studio ha dimostrato che "possono esserci conseguenze letali da parte delle supernove che interagiscono con l’ambiente circostante, per pianeti situati fino a circa 160 anni luce di distanza".

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Le conseguenze dell’esposizione alle radiazioni sugli esopianeti

Ma perché si parla di minaccia per i pianeti come la Terra? Lo studio delinea un quadro non proprio roseo, descrivendo nel dettaglio le conseguenze che un’esposizione tanto prolungata alle radiazioni potrebbe avere sugli esopianeti terrestri. Potrebbe innanzitutto "alterare gravemente la chimica atmosferica del pianeta" e, nello specifico, "per un pianeta simile alla Terra questo processo potrebbe spazzare via una porzione significativa di ozono", ovvero ciò che "protegge la vita dalla pericolosa radiazione ultravioletta della sua stella ospite".

Tale alterazione dell’atmosfera, com’è ovvio, avrebbe anche conseguenze sulla vita, determinando di fatto la "scomparsa di un’ampia gamma di organismi, in particolare quelli marini alla base della catena alimentare", si legge ancora sul sito della NASA. E ancora questa combo "letale" derivante dall’esposizione ai raggi X e contemporaneamente ai raggi UV della stella ospite, producendo grandi quantità di biossido di azoto, renderebbe l’atmosfera cupa e fosca causando un de-greening (letteralmente, "perdita del verde"). In conclusione, si parla di possibile estinzione di massa.

La Terra è in pericolo?

La domanda sorge spontanea, viste le conclusioni affatto rassicuranti dello studio. La buona notizia è che per il momento la Terra è al sicuro "perché non ci sono potenziali supernove all’interno della zona di pericolo dei raggi X", ma non è da escludere che in passato eventi simili si siano verificati e abbiano avuto un impatto sul nostro pianeta.

"Sebbene la Terra e il sistema solare siano attualmente in uno spazio sicuro in termini di potenziali esplosioni di supernova – scrive la NASA -, molti altri pianeti nella Via Lattea non lo sono. Questi eventi ad alta energia ridurrebbero efficacemente le aree all’interno della galassia della Via Lattea, nota come Zona galattica abitabile, dove le condizioni sarebbero favorevoli alla vita così come la conosciamo".