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Rimborsi bollette a 28 giorni: ecco le novità

Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso degli operatori telefonici che ora dovranno realizzare un piano di rimborso entro il 4 luglio

persona che fotografa uno scontrino Fonte foto: Shutterstock

Dopo quasi un anno, la questione dei rimborsi delle bollette a 28 giorni è arrivato a una conclusione: il 21 maggio il Consiglio di Stato ha espresso la propria contrarietà alla concessione di un’ulteriore sospensiva per i rimborsi richiesta dagli operatori telefonici. Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno preparare un piano di storno da presentare entro il 4 luglio, quando il Consiglio di Stato emetterà la propria sentenza.

Per gli operatori telefonici che avevano adottato lo schema delle bollette a 28 giorni si tratta dell’ennesima sconfitta giudiziaria e ora saranno costrette a rimborsare gli utenti. E anche sotto questo punto di vista ci sono delle novità, i clienti potranno scegliere due modalità per lo storno: un rimborso in contanti oppure acquistare gratis dei servizi proposti dagli operatori telefonici. Per il momento non si conoscono quali sono questi servizi, gli operatori telefonici informeranno i clienti a tempo debito. Con il parere ultimo del Consiglio di Stato dovrebbe finire la querelle che vede contrapposto l’Agcom (Autorità garante delle telecomunicazioni) da un lato e le aziende telefoniche dall’altra.

Rimborsi bollette a 28 giorni: cosa cambia per gli utenti

Dopo due anni dall’introduzione delle bollette a 28 giorni (la novità fu lanciata nel giugno del 2017 e durò fino ad aprile del 2018 dopo l’intervento dell’Agcom) finalmente si è arrivati a una soluzione: gli operatori telefonici dovranno preparare un piano di storno per i clienti. Per quale motivo le aziende telefoniche dovranno rimborsare i clienti? La rimodulazione delle tariffe da 30 a 28 giorni, che comportava il pagamento di una bolletta in più all’anno (da 12 a 13), ha sollevato le proteste delle associazioni di consumatori, dell’Agcom e alla fine la norma non è stata ritenuta corretta da parte del Consiglio di Stato. È intervenuta anche la politica che ha promulgato una legge che vieta la fatturazione a 28 giorni. Quindi, in futuro sarà impossibile diminuire i tempi del pagamento delle bollette.

Inizialmente i rimborsi erano previsti per dicembre 2018, poi la data è stata spostata a marzo 2019 e infine a maggio 2019. Il 4 luglio verrà decisa la data entro la quale gli operatori telefonici dovranno rimborsare i clienti.

Come ottenere i rimborsi delle bollette a 28 giorni

Il Consiglio di Stato non ha ancora deciso le modalità con cui gli operatori telefonici dovranno rimborsare i loro clienti. Si ipotizza che gli utenti avranno due possibilità: il rimborso in contanti oppure l’utilizzo di servizi premium. Vedremo quali saranno le proposte delle varie aziende e nelle prossime settimane si capirà anche come ottenere il rimborso in bolletta.