Il ritrovamento di questo antico testo ha rivelato qualcosa di inaspettato
Dalle pagine di un antico manoscritto inglese ritrovato per puro caso sono emersi dettagli curiosi sulla vita quotidiana nel Medioevo: è una scoperta davvero sensazionale.
Durante una normalissima ricerca tra i volumi conservati presso la National Library of Scotland, una delle più importanti istituzioni bibliotecarie del Regno Unito, il dottor James Wade si è imbattuto in un manoscritto antichissimo e decisamente bizzarro. Si tratta di una delle rare testimonianze dell’attività di un menestrello durante l’epoca medievale, che porta alla luce usi e costumi di un periodo molto lontano da noi. E ci sono dettagli del tutto inaspettati.
Heege Manuscript, una scoperta sensazionale
Il dottor Wade, accademico dell’Università di Cambridge, è l’autore di un ritrovamento preziosissimo, che è stato minuziosamente descritto in uno studio pubblicato su The Review of English Studies. Quello che è riemerso tra tomi polverosi custoditi alla National Library of Scotland è un opuscolo chiamato Heege Manuscript, che ci offrono un’istantanea della vita quotidiana medievale. A scriverlo di proprio pugno è stato il religioso Richard Heege, tutore della famiglia Sherbrooke, una delle casate nobili del Derbyshire. Questi avrebbe copiato il testo di un menestrello dall’identità sconosciuta, che probabilmente si era esibito nelle sue zone attorno al 1480.
I menestrelli erano artisti di corte che, durante il Medioevo, viaggiavano tra palazzi, fiere e osterie per intrattenere il popolo con canti e racconti. Sono figure quasi mitologiche che, nella letteratura medievale, trovano ampio spazio. Ma nella realtà ci sono pochissime testimonianze del loro ruolo nella comunità, e il manoscritto appena rinvenuto viene a pieno titolo considerato una delle prime prove della vita e dell’opera di un vero menestrello. Purtroppo, infatti, gran parte della poesia, della canzone e della narrazione medievale è ormai andata perduta.
Cosa racconta l’Heege Manuscript
Il manoscritto di Heege è dunque una rara testimonianza che ci permette di “vedere” un menestrello in attività. Redatto mentre nel Regno Unito era ancora in corso la Guerra delle Due Rose, uno degli eventi più sanguinosi della storia del Paese, ci regala una visione di quella che era la quotidianità del popolo: “L’intrattenimento festivo era fiorente, in un momento di crescente mobilità sociale” – ha affermato il dottor Wade – “La gente allora festeggiava molto di più rispetto a noi oggi, quindi i menestrelli avevano tante opportunità di esibirsi. Erano figure davvero importanti nella vita delle persone in tutte le gerarchie sociali”.
Lo studio si è concentrato soprattutto sul primo dei nove opuscoli che compongono il manoscritto di Heege. Vi sono trascritti un romanzo burlesco, un finto sermone in prosa e un verso allitterativo senza senso: “I manoscritti spesso conservano reliquie di alta arte. Questo è qualcosa d’altro. È folle e offensivo, ma altrettanto prezioso. Il cabaret ha sempre comportato l’assunzione di rischi, e questi testi sono rischiosi. Si prendono gioco di tutti, alti e bassi”. Ci sono, in effetti, prese in giro a re e preti, ma anche a contadini e al pubblico stesso, che veniva incoraggiato ad ubriacarsi.
È facile notare, seppure con le dovute differenze, una traccia della comicità medievale dei menestrelli in quello che è oggi il nostro cabaret. L’autoironia e il rendere il pubblico un bersaglio delle battute sono elementi caratteristici della stand-up comedy, che va per la maggiore – soprattutto in Inghilterra. Immaginare che, in un passato così lontano, si rideva proprio come ora è qualcosa di davvero sorprendente.