Samsung e Qualcomm hanno fatto un accordo
Le due aziende hanno rinnovato ed esteso i propri accordi di licenza per le tecnologie fino al 2030, aprendo scenari interessanti per il futuro degli smartphone Samsung Galaxy
Qualcomm e Samsung, attraverso un comunicato stampa congiunto, hanno annunciato il rinnovo della propria partnership strategica, estendendo fino al 2030, di fatto, l’intesa relativa agli accordi di licenza sui brevetti per le tecnologie mobile già esistenti (3G, 4G e 5G) e sulla prossima tecnologia mobile 6G.
L’accordo, tuttavia, va oltre le tecnologie mobile e lascia intendere che la rinnovata collaborazione tra i due giganti del settore tecnologico possa fare in modo che sempre più dispositivi a marchio Samsung possano contare sulle piattaforme e sulle tecnologie messe a disposizione da Qualcomm, che realizza soluzioni per smartphone, tablet, computer, smartwatch e smart band, dispositivi per la realtà mista (sia virtuale che aumentata) e dispositivi per la casa intelligente. Per gli utenti affezionati degli smartphone della serie Samsung Galaxy, questo scenario apre le porte all’arrivo, su scala globale, di un maggior numero di smartphone dotati di processori Snapdragon.
Samsung e Qualcomm: i dettagli dell’accordo
Detto, fatto. Qualcomm e Samsung hanno deciso di rinnovare ed allargare la propria partnership strategica, già piuttosto proficua negli ultimi anni, continuando a condividere gli accordi di licenza relativi ai brevetti sulle tecnologie mobili 3G, 4G, 5G e 6G, prossima frontiera della rete mobile.
Oltre a questo, però, basandoci sulle parole del CEO di Qualcomm Cristiano Amon, sembra che il nuovo accordo preveda anche una maggiore presenza di processori Snapdragon sugli smartphone della serie Galaxy, anche e soprattutto sulla gamma premium: i Galaxy S e i Galaxy Z.
Sebbene finora siamo stati abituati a doverci accontentare, almeno in Europa, di dispositivi della serie Galaxy S dotati di un chip Exynos, progettato e realizzato dalla stessa Samsung, dalla prossima generazione di smartphone, Galaxy S23, la musica potrebbe cambiare: secondo Amon, infatti, il 75% degli smartphone della serie Samsung Galaxy S22 venduti a livello globale erano dotati di processore Snapdragon e nel futuro la percentuale dovrebbe aumentare.
Pertanto, i prossimi Galaxy S con processore Snapdragon potrebbero non essere più esclusivi del mercato statunitense (e di pochi altri mercati) ma potrebbero diventare realtà su più mercati, anche qui in Europa.
Samsung non produrrà più chip?
Resta da sciogliere il nodo legato alle possibili interpretazioni delle parole del CEO di Qualcomm: Samsung, infatti, potrebbe decidere di abbandonare la produzione dei chip Exynos destinati ai propri top di gamma ma potrebbe anche decidere di ridurne semplicemente la produzione, differenziando la gamma e proponendo su alcuni mercati la possibilità di scelta o, per la prima volta, proponendo i vari modelli con chip differente.
In linea di massima, quindi, aspettiamoci una serie Galaxy S23 dotata del prossimo Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm, di cui tanto si parla: per quanto concerne le tempistiche, invece, tutti i discorsi ufficiali devono per forza di cose essere rimandati all’inizio del prossimo anno, consueta finestra di lancio dei nuovi smartphone top di gamma del produttore sudcoreano; solo allora, o nelle settimane subito precedenti, le definitive decisioni di Samsung verranno alla luce.