Samsung ha fatto uno schermo 3D con una caratteristica unica
Samsung ha annunciato un'idea affascinante per gli schermi del futuro: attualmente è un prototipo, ma in futuro potrebbe rivoluzionare i display che conosciamo
Mentre è in corso una battaglia a distanza tra LG e Samsung su chi ha la proposta migliore riguardo i display pieghevoli, Samsung, che con la sua divisione specifica Samsung Display è uno dei leader mondiali nella produzione di schermi (li produce anche per i concorrenti, tra cui Apple o Vivo per fare due esempi), lancia una proposta potenzialmente rivoluzionaria.
Non si era mai visto nulla di simile prima, né era arrivata notizia di un brevetto che mirasse all’obiettivo che adesso Samsung, senza neanche far troppa pubblicità, ha mostrato al mondo. Si tratta di uno schermo 3D con una caratteristica unica, una tecnologia ben più evoluta rispetto a quella vista sui primi schermi 3D che fino ad un paio di anni fa si affacciavano sul mercato. Adesso quei display sono un po’ finiti nell’ombra, ma pochi anni fa i televisori con gli schermi 3D erano disponibili e avevano anche prezzi altissimi, anche se implicavano alcuni compromessi come la visione attraverso degli occhialini appositi che mostravano le immagini in 3D. Tutto questo, a quanto pare, è solo un ricordo.
Lo schermo Samsung è 3D per davvero
La nuova idea di Samsung va in direzione diversa, ed è potenzialmente rivoluzionaria. Samsung Display ha realizzato il concept di un prodotto del tutto inedito, ossia un pannello OLED da 13 pollici estensibile capace letteralmente di muoversi verso gli occhi di chi lo osserva. In questo modo le immagini “escono” dallo schermo, generando l’effetto 3D, ma perché è proprio lo schermo ad uscire dalla sua tradizionale forma piatta.
In altre parole, lo schermo 3D di Samsung è in grado di deformare la propria superficie coerentemente con l’animazione mostrata, quindi non si tratta di un effetto 3D simulato come avveniva in passato ma di un 3D reale, fisico. Per la dimostrazione l’azienda ha utilizzato l’immagine di un fiume di lava che, una volta in movimento, determina una sorta di rigonfiamento della superficie del display stesso con un sorprendente effetto 3D.
Necessario attendere gli schermi flessibili
Naturalmente, come si diceva, affinché la superficie riesca a deformarsi seguendo l’immagine è necessario che la stessa sia flessibile, per cui l’innovazione di Samsung è rivolta al futuro, quando i display flessibili inizieranno a prender piede. Si può immaginare che una soluzione di questo tipo possa debuttare tra qualche anno inizialmente su monitor e televisioni, perché l’applicazione in ambito smartphone o tablet dovrebbe riservare insidie non di poco conto.
Gli schermi dei dispositivi mobili come smartphone e tablet infatti sono sollecitati di continuo: vanno toccati affinché si possa interagire con essi, senza dimenticare che subiscono pressioni (ad esempio in borsa o in tasca) o urti di ogni tipo e intensità, per cui bisognerà certamente attendere parecchio tempo, almeno fin quando l’evoluzione tecnologica non fornirà delle soluzioni valide per superare i limiti attuali degli schermi foldable, ed estendere così anche il campo di applicazione degli schermi 3D di nuova generazione.
Che potrebbero anche tornare utili nel caso in cui un produttore volesse ricreare la sensazione di avere un tasto fisico sotto il polpastrello. È un’idea affascinante, ma servirà tempo.