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Si vendono sempre meno laptop: crolla anche Apple

Secondo IDC nel primo trimestre del 2023 le aziende produttrici di PC hanno registrato cali nelle vendite, una situazione che potrebbe proseguire anche nel 2024

macbook apple silicon Fonte foto: Krisda / Shutterstock.com

Secondo International Data Corporation (IDC), uno dei principali fornitori mondiali di dati e informazioni sul mercato della tecnologia, le vendite di computer hanno registrato un trimestre deludente, con numeri molto inferiori rispetto allo stesso periodo del 2022. Una situazione che gli analisti non esitano a definire “preoccupante” e che ha riguardato tutte le maggiori aziende produttrici, inclusa Apple.

I dati di vendita del 2023

Secondo il report di IDC, le spedizioni a livello globale sono diminuite del 29% rispetto all’anno scorso, con un totale di PC venduti tra gennaio e marzo, pari a 56,9 milioni di unità, un calo di 23,3 milioni di pezzi rispetto al primo trimestre del 2022

Dalla classifica stilata da IDC, al primo posto svetta Lenovo che mantiene oltre 12 milioni di computer spediti ma segna un crollo del 30,3% rispetto lo scorso anno. Leggermente sotto HP, che rimane intorno alle 12 milioni di spedizioni con una caduta del 24,2%. Al terzo posto spunta Dell con 9,5 milioni di dispositivi spediti e un crollo nelle vendite del 31%.

Apple si attesta al quarto posto, con 4,1 milioni di dispositivi spediti ma un crollo vertiginoso nelle vendite che segnano -40.5% rispetto al 2022. In questo senso l’azienda di Cupertino è quella che ha registrato il calo peggiore, da attribuirsi secondo gli analisti a costi di produzione più alti e device orientati verso un target più specifico: quello premium.

Quinto posto, invece, per Asus, che arriva a 3,9 milioni di spedizioni pari a circa il 30% in meno rispetto al 2022.

Dati alla mano, per capire che i motivi dietro queste cifre non proprio rassicuranti, occorre considerare quello che l’attuale contesto globale, tra un’economia instabile e un’inflazione crescente che, spesso, scoraggia i consumatori all’acquisto. Oltretutto, dopo il boom di acquisti di device elettronici registrato durante i primi mesi della pandemia da Covid-19 (per buona parte ancora più che efficienti), una flessione nelle vendite era una conseguenza attesa da tutti, anche se gli analisti avrebbero sperato in percentuali di vendita più rassicuranti.

Come cambierà il mercato

Nonostante queste prime stime, per il futuro gli analisti sembrano ottimisti, pronosticando una ripresa già nel secondo trimestre del 2023, dovuta per buona parte anche alla necessità di aggiornare i propri dispositivi con tecnologie e sistemi operativi più recenti, tipo Windows 11 che potrebbe sostituire Windows 10 all’interno delle aziende (dove ancora ci sono molte macchine obsolete).

Stesso discorso per Apple, con l’azienda che si prepara al rilascio dei nuovi MacBook che dovrebbero contribuire a rilanciare le vendite, migliorando la situazione. Ma, nel caso di Apple, c’è un discorso a parte da fare: da quando ci sono i MacBook con chip M1 ed M2, infatti, gli utenti hanno tanta potenza a disposizione da non aver più bisogno di cambiare computer così spesso quanto prima.

Secondo IDC la crisi del settore non è ancora terminata e con buone possibilità ci saranno ripercussioni fino al 2024, anche se c’è la percezione che le flessioni del mercato maggiori siano ormai alle spalle.

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