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Lo smartphone campione del mondo di ricarica

Da Xiaomi arriva il nuovo modello 11T Pro, che offre nella confezione di vendita un caricatore da 120W.

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Arriva da Xiaomi una delle novità tecnologiche più rilevanti degli ultimi mesi, in un segmento quello delle batterie degli smartphone, che da anni sta cercando di trovare nuove strade senza riuscirci davvero fino in fondo.

L’azienda cinese, da poco incoronata numero uno delle vendite in Europa dalla società di ricerca Canalys, ha infatti presentato il nuovo smartphone Xiaomi 11T Pro, in grado di ricaricarsi completamente in meno di 20 minuti.

Il risultato della ricerca svolta in questi anni dagli ingegneri di Xiaomi è davvero sorprendente, perché il tempo di ricarica è addirittura dimezzato rispetto a quello dei diretti concorrenti di OPPO e OnePlus, che si erano fermati a 36 minuti circa, scendendo di recente a circa 28 minuti, ma con una batteria più piccola.

Come siamo arrivati alla ricarica da 20 minuti

Per anni le aziende di tecnologia hanno cercato di realizzare batterie che si ricaricassero più velocemente  con la stessa quantità di energia: quando hanno compreso che il rapporto costo beneficio non permetteva soluzioni migliori di quelle attualmente in uso, hanno cambiato rotta, cercando soluzioni che permettessero di ricaricare le batterie in tempi più brevi usando una quantità di gran lunga superiore di energia.

Se in passato il caricatore di uno smartphone aveva una potenza da 5 W o al massimo da 10 W, in tempi relativamente recenti è cominciata un’escalation che ha portato prima a 15 W, poi a 30 W, fino alla cifra che sembrava incredibile di 65 W resa disponibile solo pochi mesi fa.

Grazie ai suoi caricatori da 65 W, con una soluzione chiamata VOOC Charge, OPPO ha messo in commercio smartphone con tempi di ricarica inferiori ai 40 minuti, ma ha annunciato già un’evoluzione che permetterà di arrivare a tempi molto simili a quelli di Xiaomi.

La stessa Xiaomi, però, ha nel frattempo già presentato un ulteriore passo per la sua Hypercharge, con un caricatore da 200 watt, capace di andare da 0 a 100%. in soli 8 minuti, ma per ora è solo un prodotto di laboratorio.

Perché le batterie non si danneggiano con carica così potente

Il primo dubbio sorto tra gli utenti, condiviso anche dagli esperti riguardava la tenuta della batteria di fronte ad una carica così veramente: spiegano però gli ingegneri di Xiaomi che questo tema è stato curato con grande attenzione, non solo per la durata nel tempo ma anche per la sicurezza del procedimento di ricarica. Dalla Cina fanno sapere che dopo 500 cicli di ricarica la batteria mantiene l’80% della sua capacità originale, che è notevole, perché parliamo di 5000 mAh.

Tutto questo è possibile perché in realtà questa grande batteria è divisa in due blocchi con identica capacità, che vengono raggiunti da due diversi flussi energetici, che vengono ulteriormente divisi a metà per caricare la batteria da due lati opposti. In pratica ogni punto di contatto con il sistema di alimentazione riceve al massimo 30 watt di potenza.

Non solo, perché per il controllo del procedimento di Ricarica ci sono 36 sistemi di sicurezza, con ben 9 sensori termici disseminati all’interno del dispositivo, pronti ad interrompere il ciclo di carica in caso di anomalie.

Per la dissipazione del calore generata dal processore quando viene utilizzato lo smartphone e durante il procedimento di ricarica, il nuovo Xiaomi 11T pro dispone di una camera al vapore ancora più grande, perché la temperatura sia sempre sotto controllo.

Quello dei tempi di ricarica della batteria sarà probabilmente il nuovo campo di battaglia dei produttori di smartphone, alla ricerca di quegli elementi di differenziazione che possano creare un vantaggio rispetto alla concorrenza, nel momento in cui dal punto di vista estetico gli smartphone si assomigliano tutti pericolosamente.

Di certo, la presentazione del nuovo Xiaomi 11T Pro ci ha dato la conferma che la società cinese, oltre a produrre cellulari con un rapporto qualità prezzo eccellente, sa anche innovare: ne è la prova anche lo sviluppo del software della fotocamera, capace di sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per creare effetti cinematografici molto complessi, con pochi semplici click.

Sono molti i dettagli che ci sono piaciuti di questo smartphone, ma la ricarica super veloce rimane l’elemento più dirompente rispetto ai concorrenti: per chi soffre di ansia da batteria scarica, sono finiti i tempi cupi.