Libero
ANDROID

Smartphone Huawei: HarmonyOS non è ancora pronto

Per il momento HarmonyOS non è ancora pronto per debuttare sugli smartphone Huawei: il presente e il futuro sarà ancora targato Android

Pubblicato:

huawei harmony Fonte foto: muhamad mizan bin ngateni / Shutterstock.com

Quando arriverà il nuovo sistema operativo HarmonyOS sugli smartphone Huawei? Non è ancora tempo. Anzi, di tempo potrebbe volercene ancora molto a sentire le recenti dichiarazioni del CEO del colosso cinese dell’elettronica, Ren Zhengfei.

Secondo Zhengfei, infatti, HarmonyOS non è ancora pronto per gli smartphone e l’azienda continuerà ad usare Android fintanto che la situazione politica USA-Cina glielo permetterà. E’ noto, infatti, che a causa del “ban” di Donald Trump Huawei non può collaborare con Google, se non in modo molto limitato. I prossimi smartphone Huawei X, Mate 30 e Mate 30 Pro, infatti, avranno ancora Android come sistema operativo, ma senza tutte le app e i servizi aggiuntivi normalmente presenti su uno smartphone del robottino verde. All’IFA 2019 di Berlino, d’altronde, il CEO della divisione Consumer di Huawei Yu Chengdong aveva ammesso che forse dovremo attendere la serie P40 per vedere HarmonyOS installato su uno smartphone.

Non è un sistema per smartphone

Zhengfei ha precisato che HarmonyOS non nasce come sistema operativo per gli smartphone: è caratterizzato soprattutto da una latenza molto bassa, ed è stato progettato per l’automazione industriale, le auto a guida autonoma e connesse e per dispositivi più “chiusi” rispetto ad uno smartphone, che deve essere compatibile con migliaia di app. Ad esempio, vedremo presto HarmonyOS sulle TV 8K e anche sul prossimo smartwatch di Huawei, il Watch GT 2.

Manca l’ecosistema

Apple e Google hanno impiegato anni per costruire intorno ai loro sistemi operativi mobile, rispettivamente iOS e Android, un ecosistema di sviluppatori attivi e di applicazioni funzionanti che soddisfano oggi le più disparate esigenze degli utenti. HarmonyOS, al momento, non ha nulla di tutto ciò. Se questo non è un problema per un robot dentro una fabbrica, o persino per uno smartwatch (sul quale, onestamente, nessuno andrà ad installare più di un paio di app), al contrario è un problema grossissimo per gli smartphone. Senza app compatibili, infatti, nessuno comprerà mai un telefono dotato di HarmonyOS.

Vendesi brevetti

Sullo sfondo di tutto ciò, come è noto, c’è il ban di Donald Trump. Senza il quale Huawei non avrebbe mai pensato a sostituire Android con HarmonyOS. L’azienda sta facendo di tutto per rabbonire il presidente degli Stati Uniti. L’ultima mossa, annunciata da Ren Zhengfei con un’intervista rilasciata a The Economist, è quella di mettere in vendita tutti i brevetti Huawei relativi alla connessione 5G. Proprio il 5G, che ha importanti risvolti di sicurezza (spionaggio degli utenti e tracciamento dei device, in particolare), è la tecnologia in cui Huawei è ormai leader mondiale e questo, secondo Trump, è una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Unitu. I cinesi, quindi, sarebbero pronti a vendere i gioielli di famiglia pur di non essere costretti ad uscire dal redditizio mercato degli smartphone Android.