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SCIENZA

Uno strano sentiero è apparso su Marte, forse sappiamo cos’è

Un sentiero enorme attraversa una precisa regione di Marte e taglia un cratere largo 52 km: gli scienziati lo hanno analizzato e forse sanno di cosa si tratta

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Guardare il cielo, prendere coscienza del fatto che contenga centinaia di misteri e… cercare di venirne a capo. La vita di astronomi e astrofisici è sicuramente ricca di spunti e l’ultimo, in ordine di tempo, lo strano sentiero su Marte che sembra attraversare da parte a parte una regione del Pianeta Rosso.

A prima vista, il sentiero, regolarissimo, sembra quasi tracciato di proposito per attraversare la regione di Tharsis, altopiano che ospita i più grandi vulcani del sistema solare e che si trova vicino all’equatore marziano, nell’emisfero occidentale. In realtà, la situazione è un po’ più complessa di così.

Il sentiero su Marte e le prime foto

Le foto dello strano sentiero su Marte sono state acquisite da uno degli strumenti più all’avanguardia del Deutsches Zentrum für Luft-und Raumfahrt, ovvero il centro aerospaziale tedesco. In sostanza la navicella Mars Express, guidata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) si trovava nella regione di Tharsis per immortalare le Memnonia Fossae, una struttura geologica in costante osservazione.

Lo scatto è subito apparso insolito, nonostante fosse già noto che l’area marziana presa in esame avesse alcune peculiarità legate a una frequente attività sismica. Così, i ricercatori del Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt hanno svolto delle indagini più accurate, usando anche delle immagini in codice colore per decifrare il “comportamento” dell’intera area.

Le sollecitazioni tettoniche e il sentiero su Marte

Cosa hanno concluso, dunque, gli scienziati? In primis, che il sentiero comparso sulla superficie di Marte è tutto fuorché… un sentiero. L’area di Tharsis, infatti, si contraddistingue per una fitta rete di faglie e spaccature, collegate proprio all’antica formazione della regione. Il sentiero, così come le altre “strade” che sembrano comparse sulla superficie, potrebbero e dovrebbero essere il risultato di sollecitazioni tettoniche nella crosta marziana.

Dagli studi, è anche risultato che queste “anomalie” si estendono per oltre 1600 chilometri in direzione est-ovest. La spiegazione più plausibile al fenomeno è che grandi quantità di magma presenti nelle viscere di Marte abbiano esercitato una pressione sulla crosta dal basso. La lava, caratterizzata da una bassa viscosità, sarebbe quindi fluita attraverso la regione dai coni vulcanici e dalle fessure e avrebbe aggiunto strati su strati di roccia vulcanica.

Lo “stress” della crosta marziana

Dunque, stando a quando ipotizzato dai ricercatori, il sentiero su Marte e i segni simili che contraddistinguono il pianeta (come per esempio la strana impronta gigante) sono fenomeni più che mai spiegabili. Nessun mistero: soltanto immensi volumi di lava eruttati dai vulcani dell’area e fuoriuscite dalla terra, che, per altro, si sono uniti anche a sedimenti trasportati dal vento. Astronomi e astrofisici non si stupirebbero neanche se se ne formassero altri, perché il peso di questi strati aggiuntivi di roccia vulcanica sulla superficie ha causato un forte stress alla crosta.

Questo stress appare evidente anche in zone avvallate o rigonfie e ha dato vita a un paesaggio tipico delle regioni tettonicamente sollecitate, noto in termini geologici come struttura horst and graben. Dunque, come abbiamo già detto, è tutto spiegabile. Peccato per gli appassionati dei quesiti irrisolti, che dovranno aspettare nuovi avvistamenti prima di buttarsi a capofitto in avvincenti misteri.