
WhatsApp: le Comunità saranno così
Le community non arrivano ancora, ma le indiscrezioni sì: ecco come sarà questo strano incrocio tra un gruppo WhatsApp e un canale Telegram
WhatsApp ormai cambia ad un ritmo frenetico, stimolato dalla pressione esercitata da Telegram e da una manciata di altre app di chat. Non sempre, però, all’annuncio di una novità corrisponde una sua immediata introduzione nell’applicazione ufficiale. Un esempio sono le "Communities", cioè le ormai famose "comunità" che gli utenti attendono dal 15 aprile, giorno del loro annuncio da parte di Mark Zuckerberg in persona.
Adesso, tramite alcune nuove funzioni scovate nelle app beta dall’ormai ben noto sito WAbetaInfo, siamo in grado di darvi alcuni dettagli in più su come funzioneranno queste community che, in pratica, saranno uno strano incrocio tra un "supergruppo" e un canale Telegram.
Come saranno le Community
Già nelle settimane scorse è emerso che le comunità avranno un peso specifico molto elevato nel futuro di WhatsApp, tanto è vero che avranno uno spazio in evidenza nell’home dell’app.
Ogni community potrà avere al suo interno un massimo di 10 gruppi (che diventeranno 50 in futuro). Questi gruppi sono chiamati "sotto-gruppi" e ogni membro della comunità potrà scegliere in quale sotto-gruppo entrare, in base ai suoi interessi.
Per fare un esempio: si potrà creare la Community di una grande palestra, con dentro i sotto-gruppi dei corsi disponibili. Oppure la comunità di una scuola, con dentro i sotto-gruppi delle singole classi. In entrambi gli esempi, ogni utente si può iscrivere ad uno o più sottogruppi (perché segue più corsi o perché ha più figli in più classi).
Chi può entrare in una community
Quello dell’ingresso in una community di WhatsApp è un tema molto complesso e delicato perché, come è noto, tutta WhatsApp si basa sulle comunicazioni protette dalla crittografia end-to-end. Nella versione beta delle community ancora è visibile il numero di telefono dei partecipanti, in futuro non lo sarà più.
In futuro potremo essere aggiunti ad una community, dall’amministratore (e forse anche da utenti con altri ruoli simili), ma al momento solo pochissime persone possono sperimentare questa novità.