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Quali sono i 5 ragni più velenosi al mondo? Alcuni sono anche in Italia

Quali sono i ragni più velenosi al mondo? Ecco la top 5. Tra questi, uno è ampiamente presente in Italia

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Chi soffre di aracnofobia ha il terrore di qualsiasi ragno, anche di quelli di modeste dimensioni che possiamo trovare a volte in giro per casa, nascosti in un angolo. Quali sono invece le specie di cui avere effettivamente timore? Di seguito riportiamo nomi e caratteristiche dei ragni più pericolosi al mondo, dai quali stare alla larga.

Il ragno più velenoso

Il ragno dei cunicoli è il più velenoso al mondo. Vive in Australia e il veleno che è in grado di produrre è una complessa miscela di elementi. Tra questi spiccano le atracotossine. Si tratta di neurotossine che agiscono sul sistema nervoso, arrivando a inficiarne il corretto funzionamento.

Un incontro con questa specie, corredato da uno sfortunato morso, può comportare spasmi muscolari, intenso dolore e, in casi gravi, la morte. Ciò soprattutto a causa della δ-atracotossina (versutossina).

Come se ciò non bastasse a far temere questa specie, il suo veleno contiene anche degli inibitori del canale ionico. Si tratta di sostante che frenano temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi. Ciò si traduce in una paralisi, unita ad altri effetti neurotossici.

Di seguito riportiamo il resto della top 5 dei ragni più velenosi al mondo (in ordine sparso):

  • Ragno lupo;
  • Vedova nera;
  • Ragno violino;
  • Ragno eremita marrone.

Ragno più pericoloso d’Italia

Di quali ragni dovremmo preoccuparci in Italia? È facile parlare dell’Australia e dei suoi pericoli, ma nelle nostre Regioni a cosa andiamo incontro? Di certo il ragno più pericoloso d’Italia è la vedova nera. Vanta infatti un veleno neurotossico molto potente.

Scientificamente parlando, si tratta della Latrodectus tredecimguttatus, specie che predilige i climi caldi ed è particolarmente diffusa nell’area della Maremma toscana. Lo stesso dicasi, però, per le isole, soprattutto al Sud Italia, per la Liguria e il Lazio. Questo ragno potrebbe però ormai essere individuabile anche altrove, in massa. Il motivo? La crisi climatica in atto, che di certo sta trasformando numerosi habitat, anche per il mondo aracnoideo.

Il morso della vedova nera è considerato estremamente pericoloso. Può infatti provocare sintomi con conseguenze anche letali, a seconda delle condizioni del soggetto ferito. Il suo nome è noto a tutti, considerando la fama internazionale, giustificata proprio dal fatto che la sua pericolosità è conclamata. Nonostante ciò, non si tratta di una specie molto aggressiva. Non si pensi minimamente che questo ragno sia alla ricerca del contatto con l’uomo, dunque.

Il suo morso è dunque un semplice atto di autodifesa, nel caso dell’incontro con gli esseri umani. Il suo veleno neurotossico contiene latrotossine, così come altre tossine polipeptidiche. Sono in grado di provocare il rilascio di differenti neurotrasmettitori, con paralisi di strutture e tessuti del sistema nervoso. Tra i sintomi più comuni:

  • nausea;
  • sudorazione eccessiva;
  • vomito;
  • crampi addominali.

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