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A cosa serve la doppia fotocamera degli smartphone

La maggior parte degli smartphone ha una doppia o addirittura una tripla fotocamera, ecco a cosa servono tutti questi sensori

fotocamere psteriori smartphone Fonte foto: Framesira / Shutterstock.com

La maggior parte degli smartphone di oggi ha più di una fotocamera posteriore. Si tratta di un trend iniziato diversi anni fa, con l’arrivo sul mercato dei primi smartphone con doppia fotocamera posteriore. Successivamente, i produttori del settore hanno proposto anche smartphone con tripla fotocamera posteriore. Alcuni smartphone hanno persino quattro o più sensori posteriori.

A cosa servono tutte queste fotocamere? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

A cosa servono i sensori fotografici degli smartphone?

Le fotocamere posteriori di uno smartphone non sono tutte uguali. La scelta di un produttore di installare più sensori posteriori è legata alla volontà di mettere a disposizione funzionalità differenti agli utenti. Ogni sensore fotografico ha un ruolo ben preciso e permette di effettuare determinati tipi di scatti.

Per capire a cosa servono le fotocamere posteriori del proprio smartphone, quindi, è necessario consultare la scheda tecnica del dispositivo e verificare le caratteristiche dei singoli sensori. In genere, l’app Fotocamera permette di passare da un sensore all’altro (e quindi da una modalità di scatto a un’altra) rapidamente.

In generale, avere una doppia fotocamera (o una tripla etc.) sullo smartphone garantisce all’utente maggiore versatilità in fase di scatto, con la possibilità di scegliere il sensore giusto in base alla foto da scattare per ottenere un risultato di alta qualità.

Quali sensori ci sono su smartphone?

Ogni produttore è libero di scegliere quali sensori installare per le fotocamere dei propri smartphone. In genere, i sistemi a doppia/tripla fotocamera riguardano il comparto fotografico posteriore mentre la fotocamera anteriore è, nella maggior parte dei casi, singola.

Tutti gli smartphone hanno un sensore principale a cui viene affidato il compito di scattare foto e riprendere video. Si tratta, in genere, di un sensore grandangolare, in grado di adattarsi a tutti i contesti di utilizzo. Il sensore principale, nella maggior parte dei casi, è quello da utilizzare per avere scatti di qualità superiore.

Gli smartphone con più fotocamera possono avere anche altre tipologie di sensori. Tra i più diffusi troviamo il sensore ultra-grandangolare che permette di scattare foto sfruttando un campo visivo maggiore. Questo tipo di sensore è ottimo per le foto dei panorami.

Da segnalare anche il sensore teleobiettivo, dedicato in particolare all’utilizzo delle funzioni di zoom e, quindi, per catturare foto di soggetti distanti. Per migliorare lo zoom ottico, su smartphone, si ricorre spesso a un sensore teleobiettivo periscopico.

Tra le altre tipologie di sensori fotografici utilizzati dagli smartphone ci sono i sensori per le macro, dedicati alla realizzazione di foto a soggetti molto vicini (anche pochi centimetri) senza problemi di messa a fuoco. Da segnalare anche i sensori per la rilevazione della profondità di campo, utili per realizzare l’effetto Bokeh e, quindi, scattare foto con uno sfondo sfocato.

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