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Amazon darà la precedenza ai beni essenziali: cosa cambia

Amazon ha deciso di dare priorità agli ordini di beni di prima necessità come quelli per la cura della persona. Tutti gli altri verranno posticipati

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amazon pacco Fonte foto: Hadrian / Shutterstock.com

Il coronavirus non ferma Amazon, ma la costringe a cambiare priorità. Il colosso dell’e-commerce, infatti, ha annunciato che modificherà l’ordine di priorità assegnato ad alcuni prodotti presenti nei magazzini, concentrandosi su ciò che serve maggiormente in questo difficile periodo in Europa e, a breve, negli USA.

Tutto resterà in vendita su Amazon, nulla sparirà dal catalogo, ma si darà la precedenza nel dispaccio degli ordini a prodotti per la salute e per la pulizia della casa e della persona, prodotti per i bambini, cibo (anche quello per gli animali) e libri. Le nuove priorità verranno applicate sia ai prodotti venduti e spediti da Amazon, sia a quelli venduti da altre aziende su Amazon. Inoltre, Amazon annuncia l’assunzione di 100 mila lavoratori in più per prepararsi al boom di ordini online da parte delle persone in quarantena in USA, UK ed Europa.

Cosa cambia per gli utenti Amazon

Come annunciato da Amazon ai venditori terzi che utilizzano la piattaforma per vendere i propri prodotti, le nuove regole valgono solo per gli acquisti effettuati dal 17 marzo in poi. Inoltre, per i venditori di terze parti vale la regola che se il prodotto è già in transito e/o si trova nel centro logistico di Amazon, lo si può continuare a vendere.

Cosa cambia nella vita di tutti i giorni per gli utenti? Molto semplicemente alcuni prodotti verranno consegnati in ritardo, anche se beneficiano della spedizione Prime. Ieri in redazione abbiamo acquistato un prodotto elettronico che beneficia della spedizione Prime e ci verrà consegnato solamente il 25 marzo. Segnale che Amazon ha già iniziato a cambiare l’ordine di priorità degli ordini, premiando coloro che acquistano beni di prima necessità.

Nei prossimi giorni Amazon si attende un vero e proprio boom di acquisti da parte degli utenti di tutta Europa, a causa dell’inizio del periodo di quarantena varato dai vari Paesi. E per far fronte alle richieste degli utenti è stato necessario emanare queste nuove regole che dureranno fino al 5 aprile, salvo proroghe.

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