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SCIENZA

Hanno aperto un meteorite che custodiva qualcosa di veramente raro

I diamanti contenuti all'interno del meteorite Canyon Diablo sono a dir poco preziosi, come accertato dalle ultime tecniche di imaging

Circa 49mila anni fa un meteorite colpì il nostro pianeta, in quella che attualmente è una zona desertica dello Stato americano dell’Arizona. L’oggetto è stato ribattezzato Canyon Diablo e i suoi frammenti sono stati approfonditi nel dettaglio degli scienziati per capire il tipo di roccia che impattò con la Terra. All’interno del meteorite stesso era presente un vero e proprio tesoro.

Si sta parlando di una serie di diamanti che però fino ad ora non sono stati considerati alla stregua di qualcosa di introvabile. Le tecniche di imaging più moderne sfruttate in questo caso hanno aiutato gli esperti a valutare le pietre preziose che non sono affatto ordinarie. Sono le caratteristiche peculiari a rendere il ritrovamento unico nel suo genere.

I diamanti del meteorite e le loro proprietà

Come emerso da recenti studi, questi diamanti hanno la tipica durezza di quelli che vengono estratti e usati in gioielleria ma sono al tempo stesso malleabili. È un dettaglio insolito, senza dimenticare che questi reperti preziosi possiedono delle proprietà “elettroniche” incredibili. I diamanti che vengono utilizzati nel settore del lusso sono caratterizzati da atomi di carbonio dall’inconfondibile forma cubica, con tanto di occasionali impurità che possono aggiungere sprazzi di colore. Il Canyon Diablo ha invece permesso di riscrivere in maniera sorprendente la storia di questi oggetti preziosi.

Nel meteorite, ad esempio, è stata rinvenuta per prima volta nel 1967 la lonsdaleite, una rara forma di carbonio che in passato si riteneva composta da atomi disposti in un reticolo esagonale. La stessa lonsdaleite è stata poi aggiunta all’elenco dei cosiddetti allotropi del carbonio, insieme alla grafite e al grafene amorfo, tanto per citare due esempi. Negli ultimi due anni sono stati ben due i team di ricercatori che si sono concentrati sullo strano minerale, in modo da poterlo produrre in laboratorio. Nel momento in cui il diamante e il graffente si incontrano, si verificano cose inaspettate a livello della spaziatura degli strati.

Diamanti molto più duri del normale

Questi dati di fatto hanno aiutato a spiegare le precedenti osservazioni dal punto di vista spettroscopico. Le quantità disponibili di lonsdaleite erano fin troppo piccole per testarne le proprietà principali, anche se si è capito come la conformazione esagonale dovrebbe essere più dura del 58% rispetto ai normali diamanti. Quanto appreso, poi, potrebbe tornare utile per l’approfondimento di altri materiali ricchi di carbonio che contengono quantità significative di elementi che vengono ugualmente sottoposti a una pressione estrema. La storia del già citato Canyon Diablo merita qualche cenno in più a questo punto.

Il meteorite pieno di diamanti è noto fin dalla preistoria, venne scoperto dagli europei e fu portato all’attenzione della scienza nel 1891. Per decenni ci furono discussioni a non finire sull’origine di questo oggetto, una questione risolta soltanto nel 1960. I diritti per lo sfruttamento minerario di questa zona dell’Arizona sono stati ottenuti dall’ingegnere Daniel Barringer (ancora oggi appartengono ai suoi discendenti), nonostante le difficoltà successive che portarono persino alla bancarotta dell’azienda che si occupava dell’estrazione di minerali. È una zona del mondo che ha raccontato molto, ma avrà ancora molto da raccontare nel corso dei prossimi anni.