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Come garantire la sicurezza degli smartphone aziendali

Proteggere computer e Reti interne non è sufficiente per garantire la sicurezza di un'impresa, ecco come aumentare le difese anche sui telefoni aziendali

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Come garantire la sicurezza degli smartphone aziendali Fonte foto: Shutterstock

Spesso in azienda concentriamo in nostri sforzi per mettere al sicuro dagli attacchi informatici i computer e le Reti interne. Sicuramente è un’azione lodevole. Molti imprenditori però si dimenticano di proteggere anche i telefoni aziendali. Eppure sono questi i dispositivi maggiormente presi di mira dagli hacker.

Per aumentare le difese informatiche della nostra PMI perciò è fondamentale proteggere anche gli smartphone che vengono usati all’interno dell’impresa. E dire che in passato i tablet e i telefoni usati dalle aziende puntavano molto sulla sicurezza con tanto di software altamente sofisticati. Nel tempo però i produttori, per rendere più semplice l’uso di smartphone e tablet per i dipendenti, hanno diminuito gli sforzi per la cybersecurity per concentrarsi maggiormente su applicazioni e programmi intuitivi che aiutassero il personale a interagire con macchinari e processi produttivi. Per questo motivo ogni imprenditore deve provvedere, in parte da solo, alla messa in sicurezza dei vari smartphone aziendali.

Impostazioni di massa

Uno dei primi passaggi da compiere è quello di configurare delle impostazioni per tutti i telefoni aziendali. In questo modo le figure professionali specializzate nella messa in sicurezza dei sistemi aziendali si occuperanno di aumentare la privacy e la difesa di app e programmi per i dipendenti. Lasciare nelle mani dei dipendenti questo aspetto può essere molto rischioso e può facilitare gli attacchi di un hacker.

Dispositivi COPE

Per i dipendenti è preferibile utilizzare dei telefoni con sistema Corporate Owned Personally Enabled (COPE). Questi permettono di separare le applicazioni e le informazioni salvate dal dipendente durante l’orario di lavoro con quelle registrate o scaricate nel tempo libero. In un certo senso questo metodo permette ai dipendenti di non usare due o più telefoni, ma sarà fondamentale formare il personale e istruirlo sul come non confondere informazioni personali con quelle aziendali. Le imprese possono controllare i dati inseriti in questi telefoni, ma solo nella parte di memoria destinata all’azienda. Questi telefoni COPE aumentano la sicurezza perché anche a distanza un esperto di cybersecurity può rimuovere dal dispositivo del dipendente un’app o un programma maligno.

Aggiornamenti costanti

I principali provider di sistemi operativi aggiornano il loro software più volte l’anno per includere nuove funzionalità di sicurezza e per implementare strumenti progettati appositamente per le aziende. In un ambiente come quello di una PMI un sistema operativo aggiornato aiuterà i team IT a garantire che i dipendenti siano dotati delle più recenti funzionalità per la protezione dei dati aziendali. Insomma, aggiornare automaticamente app e sistemi operativi è fondamentale per evitare che i lavoratori incappino in un attacco hacker, mettendo così in pericolo l’intera impresa.