Come verificare se il GPS dello smartphone funziona
Sensori come GPS, accelerometro e giroscopio sono fondamentali per lo smartphone e le varie app installate. Ecco come capire se funzionano correttamente.
Quando si acquista uno smartphone usato si controllano alcuni elementi, come ad esempio che il display non sia danneggiato, che l’utilizzo sia fluido, ecc. Tuttavia, ci sono delle caratteristiche a cui di solito non si bada, come il GPS e altri sensori associati. A dispetto di quanto si possa pensare, tali sensori vengono sfruttati da svariate app. Non si tratta soltanto delle app navigatore (come Google Maps), ma anche del contapassi, di app per ordinare a domicilio, i social network o giochi come l’ormai celebre Pokemon GO.
La natura “smart” del dispositivo e il corretto funzionamento di gran parte delle app e funzionalità dipendono dai vari sensori che si trovano sotto la scocca dello smartphone. Scoprire se un sensore mostra dei segni di cedimento, insomma, è fondamentale per capire se uno smartphone è ancora utile o va sostituito. Ecco quindi come verificare se il GPS dello smartphone funziona.
Quali sono i sensori presenti nello smartphone
Tra le diverse decine di sensori presenti all’interno di uno smartphone, alcuni più di altri si segnalano per le loro funzionalità e la loro utilità.
- GPS/GLONASS: si tratta di sistemi di posizionamento satellitare simili (il primo sviluppato dagli Stati Uniti e il secondo dalla Russia), che consentono di individuare la posizione dello smartphone su una mappa con una precisione di qualche decina di centimetri.
- Accelerometro: grazie a questo sensore è possibile scoprire se lo smartphone è in movimento – traccia le variazioni di accelerazione – e se lo schermo è rivolto verso l’alto o il basso e verso sinistra o destra.
- Giroscopio: è l’evoluzione dell’accelerometro, traccia i movimenti dello smartphone stesso nelle tre dimensioni, così da scoprire se l’utente si sta muovendo indietro o in avanti e/o se sta girando verso sinistra o verso destra.
- Magnetometro: grazie a questo sensore, gli smartphone sono in grado di “captare” il campo magnetico della terra e far funzionare, così le app di navigazione e le bussole digitali.
- Sensore di prossimità: formato da un sensore LED e un sensore a raggi infrarossi, è posizionato nelle vicinanze dell’auricolare dello smartphone e serve ad accendere e spegnere lo schermo ogni volta che ci apprestiamo a rispondere a una telefonata. In questo modo si evita di premere icone a caso mentre si parla al telefono.
- Barometro: si trova specialmente nei modelli di fascia alta e serve come sensore di “supporto” del GPS. Grazie al barometro, infatti, si ha una maggiore accuratezza nel rilevare a che altitudine ci si trovi.
Come verificare se GPS e accelerometro dello smartphone funzionano
Sono diversi i modi per verificare se il GPS dello smartphone funziona (così come anche gli altri sensori). Quello più veloce è sicuramente l’utilizzo di un’app specifica. Sensor Test, ad esempio, esegue un’analisi dei vari sensori e ti consente di capire in pochi secondi se questi funzionano correttamente oppure se c’è qualche problema in corso. Sensori Test Multi-strumento è invece un’app più completa, che ti offre anche le statistiche su diversi parametri del dispositivo, tra cui anche memoria del telefono, RAM e CPU. Si tratta di un vero e proprio “coltellino svizzero”, che ti permette di analizzare ogni aspetto del tuo smartphone, in modo da scoprire subito se tutto va bene o è necessario far riparare il dispositivo.