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Digitale terrestre: quando arriva il decoder gratis? La procedura

Il nuovo digitale terrestre è praticamente arrivato, ma il decoder gratis promesso dal Governo ancora no: ecco a che punto siamo e quando potremo chiederlo

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All’indomani del primo grande passaggio tecnico dello switch off al DVB-T2, con tutti i canali nazionali che sono passati in MPEG-4, una domanda nasce spontanea: che fine ha fatto il decoder gratis che il Governo doveva inviare a casa degli anziani a basso reddito, con spedizione gratuita tramite Poste Italiane? Della misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2022 del dicembre scorso, si è persa ogni traccia sui giornali ma, in realtà, qualcosa si sta muovendo negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il MISE, infatti, il 2 marzo ha finalmente emanato il decreto con il quale stabilisce l’iter da seguire per ottenere il decoder. Il problema tecnico da superare (e che sembrerebbe superato) era quello dell’individuazione degli aventi diritto che devono essere, contemporaneamente, over 70, pensionati (ma va bene anche la pensione di invalidità e l’assegno sociale), e abbonati/esentati RAI (cioè possessori di una TV, per evitare truffe). Il MISE ha trovato il modo di incrociare tutti questi dati e ha stilato una procedura di selezione degli aventi diritto che, successivamente, potranno fare la richiesta del decoder gratis spedito a casa.

Decoder gratis: gli aventi diritto

Per selezionare solo chi ha realmente diritto al decoder gratis del Bonus TV 2022, saranno messi insieme i dati dell’Agenzia delle Entrate, del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’INPS.

Una volta capito chi sono gli over 70 pensionati con reddito inferiore a 20 mila euro, si procederà a scremare solo quelli residenti in Italia e con una TV a casa. Di queste persone, poi, verrà stilato l’elenco degli indirizzi ai quali mandare il decoder, tramite Poste Italiane.

Il tutto, però, non sarà automatico perché spetterà all’utente richiedere il decoder, se lo vuole.

Come chiedere il decoder gratis

E qui casca l’asino, perché la procedura per richiedere a casa gratuitamente il decoder per il DVB-T2 ancora non c’è: il Ministero dello Sviluppo Economico la deve decidere e formalizzare in un apposito decreto. Ci vorrà tempo, quindi, ma di tempo non è che ce ne sia molto.

Anche perché, come ormai sappiamo tutti, il primo grande passo verso il DVB-T2 è stato fatto l’8 marzo con il passaggio all’MPEG-4, che già taglia fuori alcuni telespettatori.

Chi rientra tra gli aventi diritto al decoder gratuito, e dall’8 marzo non vede più i primi 9 canali del Digitale Terrestre, tuttavia, ha diritto anche al normale Bonus TV 2022 con o senza rottamazione dell’usato, che è già disponibile in negozio. In questo caso, però, il Bonus non copre l’intero importo del decoder né la spedizione a casa.